Architetto e bronzista greco (n. Samo), figlio di Phìlaios, attivo nella prima metà del sec. 6º a. C. Fu, con Teodoro di Samo, l'architetto del tempio di Era nella stessa isola, sul cui progetto, secondo Vitruvio che lo considera il canonizzatore dell'ordine ionico, scrisse anche un trattato. Con Teodoro e l'egineta Smilide avrebbe costruito anche un labirinto, che una notizia di Plinio, considerata erronea, colloca a Lemno. A R., assieme a Teodoro, è attribuita dalle fonti la creazione di grandi statue di terracotta, forse l'anima in argilla modellata per fondere sculture in bronzo, presumibilmente la fusione a cera perduta, dato che quella piena di statuette è attestata già molto prima. Con Teodoro fuse un cratere bronzeo per il tempio di Apollo a Patara. Fu anche scultore in marmo: la sua personificazione della Notte si ammirava nella decorazione dell'altare di Artemide Protothrònia a Efeso.