reflazionare
v. intr. In economia, provocare un processo di espansione della domanda successivo a una fase di contrazione che ha avuto origine da precedenti misure restrittive di politica monetaria o fiscale.
• L’Unione europea ha allo studio ([Renato] Brunetta ha parlato di «riflessione») un pacchetto di misure per rilanciare l’economia dei Paesi aderenti. Il ministro ha accennato a una serie di misure di stimolazione fiscale, ma quando gli è stato chiesto il dettaglio non ha risposto spiegando che al momento l’impegno prioritario è fermare l’emorragia, anche se una riflessione per «reflazionare» il sistema è avviata, aggiungendo che la strada è stretta. Il motivo è presto detto: servono risorse che si possono ottenere o con tagli («ma li abbiamo già fatti») o con deficit («ma ci sono i parametri di Maastricht»). (Paolo L. Medeossi, Messaggero Veneto, 19 ottobre 2008, p. 3, Attualità) • La Germania pare suggerire un cammino di deflazione, fatto di riforme ed austerità, che combinino il recupero tramite minori costi ma anche minore domanda. È il paradigma europeo contro il quale si sta battendo [Mario] Monti in tutti gli ultimi incontri internazionali, un paradigma in cui ci troviamo bloccati e il cui funzionamento perverso aggiunge ad una recessione strutturale una rovinosa politica fatta di scarsa domanda pubblica e alta tassazione. Occorrerebbe elaborare una strategia europea per convincere la Merkel della convenienza tedesca alla salvezza e al rilancio dell’euro, reflazionando l’economia della Repubblica federale e del resto d’Europa, riducendo la tassazione, aumentando la spesa, ed anche promuovendo deficit pubblici. (Mario Pirani, Repubblica, 9 gennaio 2012, p. 41, Commenti) • La Germania deve reflazionare per cause di forza maggiore, cioè per rispondere alla procedura di infrazione aperta della Commissione per l’eccessivo surplus. Gli altri Paesi devono farlo per cambiare la politica economica germano-centrica del rigore cieco e imboccare la strada della ripresa e dello sviluppo. (Renato Brunetta, Giornale, 12 luglio 2015, p. 6, Interni).
- Derivato dal s. f. reflazione con l’aggiunta del suffisso -are1.
- Già attestato nella Stampa del 27 luglio 1977, p. 10, Borse, Economia e Finanza (Natale Gilio).