reggae
Quando la musica caraibica incontra il mondo
Il reggae è uno stile musicale che si è sviluppato a metà degli anni Sessanta del Novecento in Giamaica, in particolare nella capitale Kingston, come ultimo passo di un processo di incontro e fusione di generi musicali diversi. Il reggae ebbe legami con il movimento religioso del rastafarianesimo, mentre la figura chiave per la sua affermazione mondiale fu Bob Marley, considerato una sorta di profeta per i suoi messaggi di pace
L’origine del reggae può essere rintracciata in antiche forme di musica caraibica come il kumina (eredità della popolazione congolese deportata nel 17° secolo nella Giamaica orientale) e nei canti e nei ritmi nyabinghi, anch’essi retaggio di quella cultura africana a cui si ispirava il rastafarianesimo, un movimento religioso e politico affermatosi sull’isola nei primi anni Trenta del Novecento. Questo movimento divenne il punto di riferimento della spiritualità reggae. Imperniato sulla rilettura di profezie bibliche e sull’utopico ritorno nelle terre d’origine in Africa, il rastafarianesimo considerava l’imperatore di Etiopia, Hailè Selassiè I, il Messia.
Alcuni aspetti di questo movimento, come il rituale del consumo della marijuana (ganja), spogliato però della sua sacralità, e le acconciature dreadlocks (ciocche di capelli annodate a treccine) in un momento successivo sarebbero entrate a far parte della cultura pop.
Il reggae nasce da una mescolanza di sonorità caraibiche e nordamericane, quali il rhythm ’n’ blues, il jazz e il mento (musica folk giamaicana per chitarra acustica, banjo e percussioni). Gli elementi, però, più riconoscibili e determinanti per la formazione del reggae sono lo ska e il rocksteady. I primi sound systems, discoteche itineranti composte da un piatto azionato da un disc jokey (o selecter) e da diffusori sistemati su pedane semovibili oppure su veicoli, avevano iniziato – tra gli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo – a propagare il rhythm ’n’ blues proveniente dagli Stati Uniti. Prince Buster e Clement ‘Coxsone’ Dodd, inizialmente selezionatori di musica, e con loro altri che facevano capo allo studio di registrazione Studio One di Kingston, reinterpretarono quei suoni modificando in levare gli accenti della ritmica e dando origine allo ska – onomatopea derivante dall’effetto ritmico delle corde della chitarra –, che spesso univa all’uso di strumenti elettrici e percussioni quello di strumenti a fiato. Lo ska è stato la colonna sonora degli anni delle lotte per l’emancipazione della Giamaica, la quale era allora colonia del Regno Unito, da cui, nel 1962, ottenne l’indipendenza.
Nella seconda metà degli anni Sessanta si impose nei quartieri malfamati di Riverton City e Trenchtown una variante meno aggressiva e veloce dello ska, il rocksteady, mediato da un approccio più vicino alla musica soul e attento alla vocalità, di cui furono interpreti principali Alton Ellis, Derrick Morgan e gruppi vocali come Heptones e Melodians.
Alla fine degli anni Sessanta ska e rocksteady si svilupparono in una forma più complessa e articolata, il reggae propriamente detto, che mantenne il tempo di 4/4 in levare e accentuò la funzione ritmica della chitarra, il cui accompagnamento, basato sulla tecnica di percussione delle corde trattenute in modo da ottenere un effetto sordo simile a un colpo, era l’elemento distintivo del genere. I primi eroi del reggae furono i Wailers (gruppo capitanato dalla futura leggenda del reggae Bob Marley), Toots and the Maytals e gli Upsetters, tutti legati agli ideali del rastafarianesimo.
Nel corso degli anni Settanta il reggae ha conosciuto una diffusione internazionale anche grazie ad album campioni di vendite come Burnin’ (1973), Natty Dread (1975) ed Exodus (1977) di Bob Marley and the Wailers, Legalize it (1976) di Peter Tosh e The harder they come (1972) di Jimmy Cliff e artisti vari. Il fenomeno si è affermato in modo prepotente anche in Gran Bretagna, dove vi era una numerosa comunità caraibica, e dove dominavano la scena gruppi come Steel Pulse e UB40 e il poeta e musicista Linton Kwesi Johnson.
Il successo mondiale del reggae è sicuramente legato alle interpretazioni di Bob Marley, figura chiave nella diffusione del genere. Con i suoi insistiti richiami a messaggi di fratellanza e pace e grazie alla grande notorietà della sua musica, è stato investito alla metà degli anni Settanta, nella comunità rastafari, del ruolo di figura mistica, un ruolo che è stato poi esaltato dalla sua morte per malattia, nel 1981.