ELVIRA (Albidia, Albiria, Geloira, Helbiria, Helviria), regina di Sicilia
Figlia di Alfonso VI, re di León e di Castiglia (morto nel 1109) e della sua quarta moglie Isabella, nacque in data che, per il silenzio delle fonti, ci rimane sconosciuta. Tuttavia, poiché il suo primogenito Ruggero vide la luce probabilmente fra il 1117 e il 1118, la nascita di E. non si può collocare al di là dei primi anni del sec. XII. Le fonti non menzionano la data del suo matrimonio con Ruggero II d'Altavilla, conte di Sicilia. Secondo quanto riferito nella cronaca di Romualdo di Salerno, il matrimonio sarebbe avvenuto quando Ruggero era ancora conte e "iuvenis". Da un'altra notizia della stessa cronaca, secondo la quale Guglielmo I, re di Sicilia, sarebbe morto il 7 maggio 1166 nel quarantaseiesimo anno della sua vita, si può dedurre la probabile data del matrimonio. Infatti Guglielmo I - che secondo i necrologi di S. Matteo di Salerno e di Montecassino e secondo gli Annales Casinenses morì il 15 maggio (1166) - sarebbe nato, conseguentemente, tra il 7-15 maggio 1120 (terminus post quem) e il 6-14 maggio 1121 (terminus ante quem). Siccome Guglielmo I era il quarto figlio nato dal matrimonio di E. con Ruggero II, Ruggero il loro primogenito dovrebbe essere nato intorno al 1117-18. Il matrimonio avvenne dunque probabilmente nel 1117. L'indicazione del Di Meo, secondo cui il primogenito Ruggero sarebbe morto nel 1148 all'età di trent'anni, deriva forse da un simile calcolo.
Dal matrimonio tra E. e Ruggero II, divenuto sin dal 1130 re di Sicilia, nacquero almeno cinque figli e una figlia. Il primogenito Ruggero, sin dal 1135 circa duca di Puglia, morì probabilmente il 2 maggio 1149 (cfr. Garufi, Guglielmo I, p. 277). Il secondogenito Tancredi, nato forse verso il 1118-19 e sin dal 1135 circa principe di Taranto e di Bari, morì il 16 marzo di un anno compreso tra il 1138 e il 1142. Il terzogenito Alfonso (Anfuso), nato forse verso il 1119-20 e sin dal 1135 circa principe di Capua, morì il 10 ott. 1144. È vero che l'inedito necrologio di S.Agata di Catania indica come giorno della morte il 28 ottobre: "obiit Amfusus princeps filius Regis Rogerii" (Bibl. ap. Vaticana, Barb. Lat. 3217, f. 225v); sembra però preferibile la data del 10 ottobre indicata dai necrologi, di Salerno e di Montecassino. Il quartogenito Guglielmo, nato nel 1120-21, sopravvisse ai suoi fratelli maggiori e divenne dopo la morte del padre (26 0 27 febbr. 1154) re di Sicilia. Suo fratello minore, Enrico, la cui nutrice Adelina ricevette il 13 genn. 1145una donazione di Ruggero II, morì probabilmente giovane, forse il 29 ag. 1145. Il nome dell'unica figlia nata dal matrimonio tra E. e Ruggero II non si conosce.
Poco o nulla si sa, a parte ciò, della vita di Elvira. L'abate Alessandro di Telese scrisse di lei, nei suoi De rebus gestis Rogerii Sicilie regis, soltanto che E. durante la sua vita fu "molto illustre per religione e per elemosine". È attestato il grande dolore che Ruggero II dimostrò per la morte di E., avvenuta in Sicilia il 6 febbr. 1135. Narra infatti Alessandro di Telese che il re per la sua grande tristezza si chiuse per molti giorni nel suo palazzo rifiutandosi di vedere altre persone a parte la sua servitù personale. Di conseguenza, dopo un po' di tempo, si sarebbe sparsa la voce che anche il re, che durante l'inverno del 1134-35si era gravemente ammalato, fosse morto. E. fu sepolta nella cappella di S. Maria Maddalena nel duomo di Palermo.
La morte di E. è ricordata sotto il 6 febbraio in alcuni necrologi; sotto il 4 febbraio in quelli delle abbazie di S. Agata di Catania e di Montecassino; sotto l'8 febbraio in quello dell'abbazia della Ss. Trinità di Venosa, dove fu concessa per la defunta sovrana una commemorazione liturgica particolarmente ricca. Per E., suo marito Ruggero e suo figlio primogenito Ruggero si pregò anche nel monastero greco di S. Nicola di Casole presso Otranto.
Fonti e Bibl.: Romualdo di Salerno, Chronicon, in Rer. Ital. Script., 2 ed., VII, 1, a cura di C. A. Garufi, pp. 222, 230 n. 5, 231 nn. 1-4, 253; Annales Casinenses, a cura di G. H. Pertz, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XIX, Hannoverae 1866, p. 312; Alessandro di Telese, De rebus gestis Rogerii Sicilie regis, in G. Del Re, Cronisti e scrittori napoletani…, I, Napoli 1845, p. 129; E. Winkelmann, Reisefrüchte aus Italien…, in Forschungen zur deutschen Geschichte, XVIII (1878), pp. 471, 473, 475; Necrologio del "Liber confratrum" di S. Matteo di Salerno, a cura di C. A. Garufi, Roma 1922, in Fonti per la storia d'Italia…, LVI, pp. 18, 60, 70, 158; I necrologi Cassinesi, I, Il necrologio del cod. Cassinese 47, a cura di M. Inguanez, Roma 1941, ibid., LXXXIII, ff. 279r, 289r, 290v, 303r; H. Houben, Il "Libro del capitolo" del monastero della Ss. Trinità di Venosa (Cod. Cassin. 334): una testimonianza del Mezzogiorno normanno Galatina 1984, p. 75, e tav. 8; Rogerii II regis diplomata Latina, a cura di C. Brühl, in Codex diplomaticus Regni Siciliae, s. 1, II, 1, Köln-Wien 1987, p. 265; A. Di Meo, Annali critico-diplomatici del Regno di Napoli nella mezzana età, X, Napoli 1805, pp. 155 s.; C. A. Garufi, I diplomi purpurei della Cancelleria normanna edE. prima moglie di re Ruggiero (1117?-6 febbr. 1135), in Atti della R. Acc. di scienze, lettere ed arti di Palermo, s. 3, VII (1904), pp. 14-22; E. Caspar, Roger II. (1101-1154) und die Gründung der normannisch-sicilischen Monarchie, Innsbruck 1904, pp. 427 ss., 526; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, Paris 1907, II, pp. 41, 105 s.; C. A. Garufi, Guglielmo I duca di Puglia e re di Sicilia. Spigolature diplomatiche, in Studi storici e giuridici dedicati ed offerti a F. Ciccaglione, III, Catania 1910, pp. 3-7; E. Jamison, The Norman administration of Apulia and Capua, more especially under Roger II and William I, 1127-1166, in Papers of the British School at Rome, VI (1913), p. 277; C. Rivera, L'annessione delle terre d'Abruzzo al Regno di Sicilia, in Arch. stor. ital., LXXXIV (1926), p. 297 n. 2; Romualdo di Salerno, Chronicon, cit., pp. 230 n. 5 e 231 nn. 1-4; J. Deft, The dynastic porphyry tombs of the Norman period in Sicily, Cambridge, Mass., 1959, pp. 2 s.; J.M. Hoeck-Rj. Loenertz, Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole, Ettal 1965, p. 10 n. 7; H. Houben, La tradizione commemorativa medioevale in Puglia e in Basilicata: bilancio storiografico e prospettive di ricerca, in Annali del Dipart. di scienze stor. e sociali dell'Univ. di Lecce, I (1982), pp. 83 ss.; C. Brühl, Diplomi e Cancelleria di Ruggero II…, Palermo 1983, p. 170 n. 31; H. Houben, Il "Libro del capitolo", cit., pp. 60, 129, 152, 156, 158.