registrimonio
s. m. Trascrizione degli atti di un matrimonio o di un’unione civile.
• Dunque non è stato matrimonio. Lo chiamano «registrimonio»: «È una brutta parola efficace» dice Chiara. Sicuramente è cacofonica, ma esprime pure, con una dolcezza ironica, «la tensione verso un valore negato, la nostra fatica di essere italiane». In Campidoglio Chiara e Alessia erano le più guardate, «ma solo perché avevamo in braccio Levon. Con lui sappiamo di essere sempre sotto la lente di ingrandimento». (Francesco Merlo, Repubblica, 31 maggio 2015, p. 28).
- Composto dal s. f. registr(azione) e dal s. m. (matr)i-monio.