Amurru, regno di
Per i babilonesi A. è l’Occidente in genere, ma nei secc. 14°-13° a.C. ebbe questo nome un regno in Siria settentrionale, nella zona montana tra la costa e la valle dell’Oronte. Fondato da Abdi-Ashirta (ca. 1360), capo tribale con velleità di resistenza antiegiziana, fu consolidato da Aziru con l’annessione di città (Sumura e Tunip), il predominio sulle vicine Ugarit e Biblo, e il passaggio dalla sudditanza egiziana a quella hittita (ca. 1330). Ad Aziru successero Ir-Teshub, Duppi-Teshub, Benteshina e Shaushgamuwa, che strinsero trattati di vassallaggio coi sovrani ittiti e matrimoni dinastici con Ugarit. Sotto Benteshina A. passò dalla parte dell’Egitto e causò la guerra culminata nella battaglia di Qadesh (ca. 1275). A seguito della battaglia, A. tornò sotto dominio ittita, e vi rimase fino al tracollo dell’impero ittita (ca. 1190). L’ultimo re di A. è Zakar-Ba‛al, noto da un’iscrizione fenicia (11° sec.). A. è ancora citato da Tiglat-pileser I nella stessa epoca.