Lombardo-Veneto, regno
Stato costituito il 7 apr. 1815 dall’unione della parte più consistente dei territori passati sotto il dominio austriaco con la Restaurazione: gli ex ducati di Milano e di Mantova, la Terraferma veneziana e una parte della Legazione di Ferrara. In realtà il regno L.-V. era uno Stato solo di nome, poiché consisteva di due regioni sottoposte al rigido controllo del governo centrale di Vienna, rispetto al quale lo stesso viceré era un semplice intermediario con compiti essenzialmente formali. Il territorio a destra del Mincio prendeva il nome di Governo milanese, quello a sinistra di Governo veneto; in ognuno di essi era a capo degli affari un collegio governativo, diviso in un senato politico per l’amministrazione e la polizia e in un senato camerale per le questioni economiche. Ogni governo era diviso a sua volta in province, formate da più distretti a loro volta comprendenti vari comuni. Le congregazioni centrali e provinciali avrebbero dovuto essere gli organi delle esigenze degli abitanti presso l’imperatore, tuttavia erano prive di qualsiasi autonomia e di poteri reali; nel 1848 furono sospese e vennero restaurate, con maggiori attribuzioni, solo nel 1855. Dal 1856 fu posto a capo dell’amministrazione l’arciduca Massimiliano, con una cancelleria, ma in realtà questo fu il periodo di massimo accentramento del potere. I codici austriaci, in vigore dal 1° genn. 1816, incontrarono un notevole favore e sostituirono quelli francesi (tranne il codice di commercio, a cui subentrò una serie di leggi fra il 1847 e il 1862). Il governo austriaco nel regno L.-V., pur avendo un carattere abbastanza moderno soprattutto per gli aspetti amministrativi e legislativi, pesò sulle popolazioni per la presenza di un corpo di occupazione, per l’onere fiscale e per il sistema doganale vessatorio; anche la politica ferroviaria e il controllo industriale erano predisposti a favore delle regioni transalpine e gli attivi di bilancio erano distratti a beneficio dell’amministrazione centrale. Privato della Lombardia nel 1859 (Pace di Zurigo), il regno L.-V. cessò di esistere nel 1866 quando anche il Veneto fu incorporato all’Italia.