regole
Insieme delle norme (primarie e secondarie) e dei provvedimenti amministrativi che incidono sui comportamenti d’impresa, vincolandoli e indirizzandoli. Le r. che le imprese devono seguire sono generalmente volte a superare carenze del mercato che traggono origine da asimmetrie informative (➔ asimmetria informativa), da esternalità (➔), da un potere di mercato artificialmente elevato, dalla necessità di fornire un servizio universale.
Le r. sociali riguardano la protezione dell’ambiente e le politiche del lavoro. Le r. economiche possono essere di natura strutturale o comportamentale. Sono strutturali quando incidono sulla struttura del mercato e, per es,. regolano l’ingresso e l’uscita dei concorrenti o vincolano ad alcuni soggetti l’esercizio di determinate attività. Sono comportamentali quando regolano alcuni comportamenti d’impresa, come il processo di fissazione dei prezzi, le modalità o le possibilità di pubblicità, l’obbligo del rispetto di specificati standard qualitativi. Indipendentemente dagli obiettivi perseguiti, i vincoli che sono imposti alle imprese dovrebbero essere quelli strettamente necessari al raggiungimento dell’interesse generale, al fine di favorire il più possibile la concorrenza ed evitare che tramite r. restrittive vengano protetti operatori e produzioni inefficienti.
In questa prospettiva, i trattati comunitari impongono agli Stati membri il mantenimento di r. che promuovano l’accesso al mercato. Le uniche eccezioni ammesse devono essere giustificate per esigenze imperative di interesse generale (moralità, salute, sicurezza, difesa nazionale, tutela del patrimonio artistico ecc.). Analogamente, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (➔) ha l’importante compito, all’interno dell’ordinamento nazionale, di favorire la concorrenza tramite segnalazioni e pareri volti a eliminare le r. che la restringono ingiustificatamente.