REICHSTADT, Napoleone Francesco Carlo, duca di
Figlio di Napoleone I e di Maria Luisa d'Austria, nato a Parigi il 21 marzo 1811, morto a Schönbrunn, presso Vienna, il 22 luglio 1832. Prima ancora che Napoleone I, ripudiata Giuseppina di Beauharnais, passasse (11 marzo 1810) a seconde nozze, il senato nella seduta del 17 febbraio precedente, aveva approvato che il prevedibile erede al trono imperiale avrebbe assunto il titolo di re di Roma. Affidato alle cure della contessa di Montesquiou, il neonato crebbe prosperoso. Non aveva un anno quando (maggio 1812) Napoleone partì per Dresda, deciso a intraprendere l'infelice campagna di Russia. Napoleone rivide il fanciullo quando tornò in Francia nel dicembre, ripartendone nell'aprile del 1813; ma tornato a Saint-Cloud il 9 novembre, per l'ultima volta fu col figlio, poiché la campagna di Francia, l'abdicazione, l'isola d'Elba, i Cento Giorni, la seconda abdicazione, infine la partenza per Sant'Elena furono avvenimenti che si succedettero tumultuosamente, senza che Napoleone potesse avvicinare i suoi cari. Quando il 29 marzo 1814 l'imperatrice lasciò le Tuileries per Rambouillet, quindi per Blois e il senato dichiarò la decadenza dell'imperatore, non fu tenuto conto che Napoleone I aveva abdicato in favore del figlio, che doveva assumere il nome di Napoleone II; e mentre l'ex-imperatore era nell'isola d'Elba, Maria Luisa, seguendo il consiglio del Metternich, partì per Vienna, conducendo con sé il bambino, e prendendo dimora a Schönbrunn. Durante i Cento Giorni essa non rispose alle preghiere del marito di raggiungerlo a Parigi insieme col figlio, che fu lasciato in Austria quando Maria Luisa, creata duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla il 9 giugno 1815, prese possesso dei suoi dominî il 20 aprile 1816.
Con patente del 22 luglio 1818 l'imperatore d'Austria assegnò al nipote il titolo di duca di Reichstadt e il diritto di avere il rango alla corte austriaca immediatamente dopo i principi di famiglia reale e gli arciduchi d'Austria. Il bambino ebbe per precettore il conte Moritz Joseph v. Dietrichstein, dimostrando buone disposizioni per gli studî sotto la guida di abili maestri; ma più che quelli di lettere e di politica, predilesse gli studi storici e gli esercizî militari. A sette anni volle vestire la divisa di soldato; e salito nei gradi militari, nel novembre del 1830 era tenente colonnello nel reggimento di fanteria di Nassau. Ebbe un vero culto per la memoria del padre, ma nello stesso tempo scrisse lettere affettuose alla madre.
Durante la rivoluzione del luglio 1830 vi fu chi pensò a lui per una candidatura al trono di Francia, allo stesso modo che s'era vagheggiato di offrirgli la corona di Grecia, poi di Polonia; e quando la rivoluzione del febbraio 1831 costrinse Maria Luisa a lasciare per pochi giorni la residenza di Parma, il duca di Reichstadt pregò invano il nonno di permettergli di raggiungere la madre per prestarle soccorso. Sennonché la tisi minacciava da tempo quel corpo diventato esile; al punto che il nonno, che lo amava sinceramente, gli aveva proibito l'uso del cavalcare. Il 26 giugno 1832 Maria Luisa accorse al capezzale del figlio a Schonbrunn, dove era stato trasportato da Vienna, e assisté agli ultimi giorni di lui. La figura del duca si prestava a essere romanticizzata e drammatizzata; e infatti essa è stata resa popolare dalla letteratura, specie da L'Aiglon di E. Rostand.
Bibl.: De Montbel, Le duc de R., Parigi 1833; Barthélemy, Le Fils de l'Homme, Parigi 1829 (è un poema col quale lo scrittore volle vendicarsi per non essergli stato permesso di visitare il duca di R., al quale voleva offrire una copia dell'altro suo poema: Napoléon en Égypte); Guy (de l'Hérault), Histoire de Napoléon II, Parigi 1856; Prokesch Osten, Mein Verhältniss zum Herzog v. R., Stoccarda 1878; H. Welschinger, Le roi de Rome, Parigi 1897; E. v. Wertheimer, Der Herzog v. R., ein Lebensbild nach neuen Quellen, Stoccarda 1902; J. de Bourgoin, Aus den Papieren des Herzogs v. R., Berlino 1925: F. Salata, Il re di Roma, con quindici lettere alla madre e altri documenti, in Nuova Antologia, 16 giugno 1934; R. Derville, Napoléon II (1811-1832), Parigi 1934.