MESSNER, Reinhold
Alpinista, nato a Bressanone il 17 settembre 1944. Oltre a importanti scalate alpine (pareti nord-ovest del Civetta e nord-est dell'Aiguille de l'Argentière, 1967; pilastro nord dell'Eiger e parete sud della Marmolada, 1968) e a varie prime vie invernali, il nome di M. è legato alle grandi imprese compiute nel massiccio himalaiano e nel Karakorum.
M. è il primo uomo che abbia scalato tutti i 14 ''ottomila'' della Terra (due dei quali, il Nanga Parbat e l'Everest, per due volte), nella seguente successione cronologica: nel 1970, traversata del massiccio del Nanga Parbat (8125 m); nel 1972, la vetta del Manaslu (8126 m), lungo l'inesplorata parete sud; nel 1975, con l'austriaco P. Habeler, il Gasherbrum i (8069 m); nel 1978, ancora con Habeler, la vetta dell'Everest (8847 m) e, da solo, nuovamente il Nanga Parbat; nel 1979 il K2 (8611 m), per celebrare il venticinquennale della prima ascensione di A. Compagnoni e A. Lacedelli; nel 1980, di nuovo l'Everest, senza respiratori e nel periodo dei monsoni; nel 1981 il Shisha Pangma (8018 m); nel 1982, il Kanchenjunga (8585 m, con E. Mutschlechner), il Gasherbrum ii (8035 m) e il Broad Peak (8047 m); nel 1983 il Cho Oyu (8189 m); nel 1985 l'Annapurna (8087 m) e il Dhaulagiri (8222 m); infine, nel 1986, il Lotse (8501 m) e il Makalu (8481 m). Da rilevare che nel 1974, in una pausa delle scalate himalaiane, aveva aperto una nuova via sulla parete sud dell'Aconcagua (6959 m), nelle Ande argentine. Alla ricerca di nuove esperienze, M. si è cimentato (1989) nella traversata dell'Antartide con il tedesco A. Fuchs e nella traversata della Groenlandia con il fratello Hubert (1993).
Ha raccontato le sue scalate ed esplorazioni, documentate attraverso servizi fotografici e filmati, in svariati volumi di largo successo, tra cui: Sopravvissuto: i miei 14 ottomila (1987); Antartide. Inferno e paradiso (1991).