REMIGIO di Lione
Arcivescovo di Lione dall'anno 852. Dopo il sinedo di Chiersey (853), che conchiudeva con una formula di compromesso (distinzione fra prescienza e predestinazione: Dio prevede il male e predestina al castigo) la prima fase della controversia sulla predestinazione, sollevata dall'opposizione di Incmaro di Reims, contro l'agostinismo integrale del monaco Gotescalco, R. entrò in polemica con Incmaro (v. il Libellus de tenenda immobiliter Scripturae veritate, in Migne, Patrol. Lat., CXXI) sostenendo la doppia predestinazione (v. anche i canoni del sinodo di Valencia dell'855 per le provincie di Lione, Vienne e Arles). Ma all'opposizione di R., più che una vera comprensione e intima partecipazione alla dottrina di Agostino, presiedeva, almeno in gran parte, un'opposizione personale contro lo strapotere d'Incmaro. I due finirono poi, a quanto sembra, col riavvicinarsi. R. morì nell'875 e fu venerato come santo.
V. anche predestinazione.