ZENA, Remigio
Pseudonimo del marchese Gaspare Invrea, scrittore, nato a Genova il 23 gennaio 1850, ivi morto l'8 settembre 1917. Dapprima nella magistratura civile, dimorò poi a lungo a Massaua, come avvocato presso il corpo di spedizione italiano.
Nelle sue poesie (Poesie grige, Genova 1880; Le pellegrine, Milano 1894; Olympia, ivi 1905) l'ispirazione morale e religiosa, aliena peraltro da rigorismo e misticismo, si mescola a vivi ricordi di cose viste e a una sottile ironia che talora finisce nella satira, con modi che lo avvicinano alla scapigliatura lombardo-piemontese. Caratteristiche che si notano ancor più nei suoi romanzi, La bocca di lupo (Milano 1892) e L'apostolo (ivi 1901), il primo ambientato nella Genova del popolo minuto, l'altro nella Roma dell'aristocrazia "nera", nei quali a parti di serio impegno si alterneno altre con un che di svagato e dilettantesco.
Bibl.: F. Poggi, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XLIX (1919), pp. 134-160; E. Vivaldi, R. Z., Genova 1930; A. Varaldo, in N. Antologia, 1° giugno 1930; B. Croce, La letteratura della nuova Italia, VI, Bari 1940; A. Romanò, Poeti minori nel secondo ottocento ital. (antol.), Parma 1955.