reminiscenza
Nell’uso filosofico, termine che corrisponde al gr. ἀνάμνησις. Nella terminologia platonica ἀνάμνησις si distingue da μνήμη «memoria»: mentre la «memoria» sta (specialmente nel Teeteto) a indicare il serbatoio inconsapevole delle conoscenze in potenza, r. è l’atto che trasforma quel sapere dallo stato inconscio allo stato conscio. Su tale distinzione Platone imposta la sua teoria circa la conoscenza delle forme ideali da parte dell’anima (➔ anamnesi; Platone). Essa è mantenuta, anche dopo l’abbandono di questa teoria, da Aristotele, che alla distinzione dei due concetti dedicò il breve trattato Περὶ μνήμης καὶ ἀναμνήσεως («Sulla memoria e la reminiscenza»).