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RÉMUSAT, Claire-Elisabeth Gravier de Vergennes, contessa de

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana (1936)
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RÉMUSAT, Claire-Elisabeth Gravier de Vergennes, contessa de

Salvatore Rosati

Scrittrice francese, nata nel 1780 a Parigi, dove morì nel 1821. Rimasta a 14 anni orfana del padre, ghigliottinato durante la rivoluzione, fu educata dalla madre. Nel 1796 sposò il conte de R., prefetto del palazzo imperiale, e divenne dama d'onore dell'imperatrice Giuseppina. Benvoluta da Napoleone (sebbene meno in favore dopo il divorzio imperiale), la R. si trovò al centro della vita di corte e scrisse giorno per giorno ciò che vide o venne a sapere negli anni dal 1802 al 1808.

Nel 1815, durante i Cento Giorni, bruciò il manoscritto per timore di fastidî; ma, apparse nel 1818 le considerazioni di Madame de Staël sulla rivoluzione francese, la R. riscrisse i suoi ricordi, forse sopprimendo l'ammirazione per Napoleone, che non doveva mancare nella stesura originale.

I Mémoires (Parigi 1879-80, voll. 3) segnarono l'inizio della pubblicazione dei molti ricordi personali relativi al Primo Impero. Nei suoi ricordi, che sono la sua unica opera interessante e che dànno un quadro vivace della corte imperiale, la R. si rivela donna intelligente e di molta curiosità intellettuale, pur non senza una punta di pettegolezzo.

Scrisse anche due romanzi: Les lettres espagnoles, ou un Ministre (Parigi 1814) e Charles et Claire, ou la Flûte (ivi 1814). Più interessanti sono le lettere, raccolte in parte dal nipote (Lettres de M.me de R., 1804-1814, Parigi 1881, voll. 2). Durante la restaurazione scrisse anche un Essai sur l'éducation des femmes (pubblicato dal figlio nel 1824).

Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Portraits de femmes, Parigi 1844; M. Sèverac, M.me de R., Parigi 1849; O. Gréard, M.me de R., in Revue Pédagogique, XLIII (1903), pp. 413-490.

Vedi anche
Armand-Marc conte di Montmorin de Saint-Hérem Montmorin de Saint-Hérem ‹mõmorẽ´ d sẽterèm›, Armand-Marc conte di. - Uomo politico francese (Barge, Alvernia, 1745 - Parigi 1792). Compagno di studî di Luigi XVI, entrò in diplomazia e fu a Treviri, poi (1778-84) a Madrid. Governatore della Bretagna, successe (1787) a Ch. Gravier conte di Vergennes ... Ruggero Giuseppe Bòscovich Bòscovich ‹-ič›, Ruggero Giuseppe. - Astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita. Compiuti i primi studî al Collegium Ragusinum passò al Collegio Romano dove fu poi professore di matematica dal 1740 al 1759. Fu consulente di apprezzata competenza in varie questioni ... Gabriel-Honoré de Riqueti conte di Mirabeau Mirabeau ‹mirabó›, Gabriel-Honoré de Riqueti conte di. - Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 sposò la figlia del marchese di Marignano, ... Luigi XVI re di Francia Figlio (Versailles 1754 - Parigi 1793) del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia. Nipote di Luigi XV, fu il suo successore (1774). Il fallimento della politica finanziaria attuata da R.-J. Turgot e J. Necker per ridurre il deficit pubblico, a cui mancò un deciso sostegno da parte del sovrano, ...
Vocabolario
nihil de principe, parum de Deo
nihil de principe, parum de Deo ‹nìil de prìncipe...› (lat. «niente del principe, poco di Dio»). – Sentenza (nata forse in tempi di assolutismo) che raccomanda di evitare, nelle conversazioni, argomenti politici e religiosi che potrebbero...
contéssa
contessa contéssa s. f. [femm. di conte; cfr. provenz. comtesa, fr. comtesse, lat. mediev. comitissa, der. di comes -mĭtis «conte»]. – 1. a. Dama insignita di dignità comitale. b. La moglie di un conte. 2. In meteorologia, c. del vento,...
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