Gourmont, Rémy de
Novellatore, poeta e critico francese (Bazoches-en Holme 1858 - Parigi 1915), studioso tra l'altro della poesia medievale (Le latin mystique, 1892) e di Dante. Nel breve saggio intitolato D., Béatrice et la poésie amoureuse (Parigi 1908) affrontò, prendendo spunto dagli studi del Bartoli, il problema di Beatrice, se cioè sia stata una donna reale oppure un'astrazione, una semplice creazione romanzesca.
Contro l'interpretazione biografico-storica della Vita Nuova data dal Fraticelli, il G. considerava l'operetta come un misto di possibile e d'impossibile, di verosimile e di fantastico, e l'immagine di Beatrice come un'eco del concetto platonico della bellezza: ritrovava quindi nella successione delle opere dantesche, dalla Vita Nuova al Convivio e alla Commedia, la successione delle tappe che segnano il processo della conoscenza umana attraverso la contemplazione della bellezza, della scienza e della santità.
L'interesse per il senso della Beatrice dantesca appare ancora in altri luoghi della produzione del G., precisamente dove si afferma la teoria dell'arte come trasfigurazione in contrasto con quella dell'arte come imitazione: la poesia non ripete e non imita la realtà, sicché il personaggio storico di Beatrice, se veramente esistito, nulla avrebbe lasciato di sé nel racconto della Vita Nuova.
Bibl. - N. Façon, O interpretare a Beatrice in R. de G., in " Studii de Literatură Universală " VII (1965) 23-24.