GOURMONT, Remy de
Letterato francese, nato a Bazoches-en-Houlme (Orne) il 4 aprile 1858, morto a Parigi il 27 settembre 1915. Compiuti gli studî letterarî alla facoltà di Caen, dal 1883 fu addetto alla Bibliothèque Nationale, rimosso nel 1891 per un articolo giudicato antipatriottico e tedescofilo. Uno dei fondatori del Mercure de France (1890), ne restò sempre lo scrittore più insigne e assiduo, pur collaborando anche a numerosi giornali e riviste di Francia, d'Europa e d'America. Al movimento simbolista partecipò soprattutto con la critica (Le livre des masques, 1896-98, voll. 2); artificiosamente raffinata e di scarso rilievo l'opera poetica, raccolta in Divertissements (1912). Anche i romanzi, i racconti, i drammi, sono saggi di letterato cerebrale, nei primi tempi curioso di decadenza e di perversione, dietro l'esempio di Villiers de l'Isle-Adam e di J.-K. Huysmans. L'indagine critica, il commento all'arte, alla vita, sono l'espressione più compiuta del G. Con un'erudizione copiosissima e sottile, ricercò la poesia e la simbolica medievale in Le latin mystique (1892), studiò in senso antiretorico L'esthétique de la langue française (1899) e Le problème du style (1902). La culture des idéés (1900) reca il saggio sulla "dissociazione delle idee", che mostra il formarsi dei luoghi comuni per l'inerzia mentale e le assurde associazioni: concetto ripreso, nel campo morale e sociale, in Le chemin de velours (1902), e che si trova anche alla base della Physique de l'amour (1903). Spirito tutto francese, con chiara derivazione enciclopedista, rinnovata dall'influsso di Nietzsche, il G., pensatore non profondo né originale, troppo compiaciuto nel giuoco delle parole e delle idee, resta una delle figure più significative della sua età, che ha espresso e giudicato con larghezza di visione e vigorosa purezza di stile. Scrittore fecondissimo, realizza per la passione artistica e la vasta e varia curiosità, il tipo dell'umanista moderno.
Opere: Tra i volumi di prosa narrativa: Sixtine (1890), Histoires magiques (1894), Le pèlerin du silence (1896), Les chevaux de Diomède (1897), D'un pays lointain (1898), Le songe d'une femme (1899), Une nuit au Luxembourg (1906), ecc. Per il teatro: Lilith (1892), Théodat (1893), Le vieux roi (1897). Per la critica: Èpilogues (1903-13), Promenades littéraires (1904-1927), Promenades philosophiques 1905-9), Dante, Béatrice et la poésie amoureuse (1908). Lettres d'un Satyre 1913), Lettres à l'Amazone (1914), Pendant l'orage (1915), Les idées du jour (1918), ecc. La ristampa delle Øuvres è stata iniziata dal Mercure de France. Trad. italiane: La fisica dell'amore, di G. Vorluni, Bari 1905.
Bibl.: P. Delior, R. de Gourmont et son oeuvre, Parigi 1909; L. Dumur, R. de Gourmont, in Mercure de France, 1° nov. 1915; J. de Gourmont e R. Delle Donne, Bibliographie des oeuvres de R. de Gourmont, Parigi 1922; P.-É Jacob, R. de Gourmont, Parigi 1931.