EINAUDI, Renato
Nacque a Torino il 4 luglio 1909 da Costanzo, medico, fratello di Luigi Einaudi. La madre, Bianca Colla, era insegnante di storia e filosofia nelle scuole secondarie superiori. Figlio unico, frequentò il liceo "D'Azeglio", dove ebbe come compagni N. Bobbio e M. Mila. Consegui la maturità classica nel 1927, per dedicarsi poi agli studi scientifici: segui il corso di laurea in fisica all'università di Torino, laureandosi nel 1931 con il massimo dei voti. Negli anni fra il 1931 e il 1935 fu segretario aggiunto del comitato per la fisica del Consiglio nazionale delle ricerche, iniziò studi di meccanica analitica sotto la guida di T. Levi-Civita e trascorse alcuni mesi a Parigi, svolgendo ricerche sulle equazioni differenziali alle derivate parziali con la direzione di J. Hadamard. Conseguita la libera docenza in meccanica razionale nel 1935, l'anno seguente, ad appena 27 anni di età, riusciva ternato nel concorso alla cattedra della stessa disciplina e veniva chiamato all'università di Messina, per passare l'anno successivo a Modena e nel 1938 a Torino; nel 1961 si trasferiva alla facoltà di ingegneria del politecnico di Torino ed infine, nel 1964, alla stessa facoltà dell'università di Pisa.
L'opera scientifica dell'E., limitata sotto il profilo quantitativo, ha però portato a notevoli interessanti contributi in vari settori della fisica matematica e dell'analisi matematica. I suoi primi lavori furono dedicati a questioni di meccanica atomica: tra l'altro riprese e completò la dimostrazione di C. Jordan e F. Klein sull'equivalenza delle interpretazioni quantistiche corpuscolare ed ondulatoria dell'elettricità negativa: Sopra l'equivalenza delle interpretazioni corpuscolare-quantistica e ondulatoria-quantistica dell'elettricità negativa, in Mem. d. Acc. d'Italia, III (1932), pp. 5-30. Seguirono ricerche di meccanica analitica (Sulla riduzione del rango dei sistemi canonici, in Rend. d. Acc. naz. d. Lincei, cl. di scienze fisiche, s. 6, XVII [1933], pp. 546-51; Autofunzioni di un operatore simmetrico che sono trasformate in sé da un altro operatore simmetrico, in Rend. d. Ist. lombardo di scienze e lettere, scienze matem., fis…., XVII [1933], pp. 853-79), con le quali, in particolare, l'E. aveva ridotto le equazioni variazionali di Eulero alle equazioni canoniche di Hamilton (Sopra le relazioni che intercedono tra le equazioni variazionali di Eulero e le equazioni canoniche della meccanica, in Rend. d. Acc. naz. d. Lincei, cl. di sc. fisiche, s. 6, XIII [1931], pp. 762-67).
Particolarmente notevoli sono poi i risultati che ottenne negli studi sulla stabilità dell'equilibrio: in uno di questi lavori risolve problemi relativi a sistemi meccanici soggetti a forze conservative, ad azioni dissipative e ad eventuali azioni girostatiche; in una successiva nota, sulla stabilità di una configurazione di equilibrio per un sistema meccanico con un grado di libertà sollecitato da una forza di richiamo periodica, ricava delle semplici formule per la valutazione degli intervalli di stabilità per il periodo T di tale forza (Sugli esponenti caratteristici di una configurazione di equilibrio di un sistema dissipativo, ibid., s. 6, XXII [1935], pp. 336-43, e Sulle vibrazioni quasi armoniche di un sistema ad elasticità quasi costante, in Atti d. Acc. d. scienze di Torino, LXXI [1935-36], pp. 292-98).
Altro campo di interesse dell'E. si ritrova nella teoria delle onde, con riferimento alla quale fornisce, sotto forma di serie, la più generale soluzione dell'equazione delle onde con una unica singolarità isolata in un punto prefissato durante un dato intervallo di tempo (Sulle singolarità isolate delle relazioni dell'equazione delle onde, in Memorie d. Acc. naz. d. Lincei, s. 6, VI [1936], pp. 311-25). L'E. applico i risultati ottenuti in teoria delle onde a problemi sui campi elettromagnetici (Sul campo elettromagnetico emesso da una sorgente puntiforme, in Atti d. Acc. d. scienze di Torino, LXXI [1935-36], pp. 443-51), e si interessò anche di teoria dell'elasticità, dimostrando il teorema di esistenza ed unicità della soluzione delle equazioni del moto di un corpo elastico omogeneo ed isotropo in casi di ampia generalità (Un problema fondamentale della dinamica dei sistemi elastici, in Annali di matematica pura e applicata, s. 4, XIX [1940], pp. 1-33).
L'E. si era sposato nel 1936, durante il periodo messinese, con Costanza Cancellieri, da cui ebbe due figli. Alla morte di costei, avvenuta subito dopo la guerra, si risposò con una sua assistente, Maria Luisa Vigitello: da questo matrimonio nacque un figlio.
Dopo la seconda guerra mondiale l'E. abbandonò l'attività scientifica e si dedico completamente alla realizzazione dei collegi universitari a Torino; nel 1945 un decreto prefettizio lo nominò commissario straordinario della ex Casa dello studente in via Galliari: operando con grande impegno ottenne finanziamenti anche da diverse industrie.
Nel 1950 il consorzio Casa dello studente venne trasformato in collegio universitario e l'E. ne divenne prima direttore poi presidente: in ogni caso ne fu il vero responsabile ed animatore. Seguirono ampliamenti della sede iniziale e nuovi insediamenti, nacque nel 1955 la sezione femminile: oggi i collegi universitari sono in grado di ospitare oltre 700 studenti. Nel 1972 problemi di salute lo costrinsero a rinunciare alla presidenza del collegio, dopo che già, nel 1964, si era trasferito a Pisa per vivere in condizioni climatiche più miti.
Mori a Pisa il 14 sett. 1976; riposa nella cittadina di origine della famiglia, Dogliani, nelle Langhe.
Fonti e Bibl.: Necrol. in Atti dell'Acc. delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche, III (1977), p. 385; R. Rigamonti - S. Nocilla - G. Castelnuovo, Commem. del prof. R. E., a cura del Politecnico e del Collegio universitario di Torino, Torino 1976.