GOBLET, René
Uomo politico francese, nato a Aire-sur-la-Lys (Pas-de-Calais) il 26 novembre 1828, morto a Parigi il 13 settembre 1905. Avvocato di grido ad Amiens, si segnalò fra gli oppositori repubblicani al Secondo Impero. Sedette alla sinistra dell'assemblea nazionale dal 1871 per ben quattro anni, sostenendo il Thiers e combattendo i monarchici. Nel 1876 non fu rieletto, ma tenne la carica di maire d'Amiens e ritornò alla Camera nel 1877. Nel 1879 fu nominato sottosegretario di stato alla Giustizia; rieletto deputato nel 1881, gli fu affidato dal Freycinet il portafoglio dell'Interno; se ne valse fra l'altro per estendere a tutti i comuni il diritto d'eleggere il proprio sindaco; ma nel luglio 1882 il ministero era battuto in conseguenza della politica egiziana. Il G. fu di nuovo assunto al potere nel 1885 come ministro dell'Istruzione e dei Culti nel gabinetto radicale del Brisson, carica che ricoprì anche nel successivo gabinetto Freycinet. Il G. aveva ingaggiato una lotta assai vivace con l'episcopato, naturalmente avverso al programma di laicizzazione dell'insegnamento che egli veniva attuando. Questo, alla fine di dicembre del 1886, portò per breve tempo il G. alla presidenza del Consiglio; sotto la sua presidenza ebbe luogo un incidente con la Germania, che aveva arrestato, attirandolo con un pretesto in territorio tedesco, il commissario di polizia francese Schnaebelé, accusato di spionaggio. L'incidente, che aveva causato un grave dissidio tra il ministro degli Esteri Flourens e il bellicoso ministro della Guerra, generale Boulanger, fu liquidato pacificamente, per l'intervento del G., con soddisfazione della Francia. Nel 1888 tornò un'ultima volta al governo come ministro degli Esteri nel gabinetto Floquet, conchiudendo un modus vivendi col Crispi intorno alle scuole italiane a Tunisi. Nel 1889 fu battuto alle elezioni da un boulangista, ma nel 1891 passò al Senato, tornando alla Camera dei deputati dal 1893 al 1898. Negli ultimi anni della sua vita parlamentare il G. fu condirettore del giornale La petite République, simpatizzante coi socialisti.