PLEVEN, René
Uomo politico francese, nato a Rennes il 13 aprile 1901. Prese parte attiva alla Resistenza, ed organizzò nell'Africa Equatoriale Francese le forze indigene. Nel Comitato di liberazione francese di De Gaulle fu successivamente commissario alle Colonie, alle Finanze e agli Affari Esteri; fu poi ministro delle Colonie nel 1943-44 e delle Finanze nei governi provvisorî di De Gaulle, fino al gennaio 1946. Elaborò e portò avanti un piano per l'aumento della produzione nazionale, ispirato a criterî prevalentemente liberisti, che ebbe però scarsi effetti a causa della grave crisi dell'economia francese nell'immediato dopoguerra. Deputato alle due Assemblee Costituenti e poi nell'Assemblea nazionale per l'U.D.S.R., è stato presidente di questo raggruppamento politico dal 1946 al 1952, quando gli succedette il Mitterand. Ministro della Difesa nei gabinetti Bidault e Queuille (ottobre 1949-luglio 1950), è stato per due volte a capo di governi di concentrazione repubblicana (luglio 1950-febbraio 1981 e agosto 1951-gennaio 1952), nei quali fu ministro degli Esteri R. Schuman. Nell'ottobre 1950 presentò all'Europa il piano (noto col suo nome) per la creazione di un esercito integrato europeo, quello che sarà poi il progetto della Comunità Europea di Difesa (CED). Nel febbraio 1951 partecipò insieme a R. Schuman all'incontro italo-francese di Santa Margherita Ligure - rappresentavano l'Italia A. De Gasperi e C. Sforza - i cui sviluppi politici ebbero notevole importanza nella formazione delle strutture di cooperazione e integrazione europea. Il suo secondo ministero, cui non parteciparono (come invece al primo) i socialisti, cadde su un progetto di riequilibramento finanziario collegato al bilancio per il 1952, nel quale Pleven aveva proposto, nel tentativo di fermare il rialzo dei prezzi, arrestare il deficit del bilancio e della bilancia commerciale, classici provvedimenti di limitazione del credito, diminuzione della spesa pubblica, aumento delle entrate. Di nuovo ministro della Difesa nei gabinetti Pinay (aprile-dicembre 1952), Meyer (gennaio-maggio 1953), e Laniel (giugno 1953-giugno 1954), alla caduta del ministero Gaillard ebbe l'incarico di formare un nuovo ministero di concentrazione (aprile-maggio 1958), ma il suo tentativo fallì; entrò allora come ministro degli Esteri nel costituito ministero Pflimlin, ultimo della IV repubblica. Nella crisi che portò all'avvento della V repubblica, favorì la soluzione De Gaulle; è stato rieletto deputato nel novembre 1958.