RAPIN, René
Letterato francese, nato a Tours nel 1621, morto a Parigi nel 1687. Entrato a diciott'anni nella Compagnia di Gesù, fu professore di "umanità", trascurando più tardi l'insegnamento per dedicarsi tutto alla sua opera di scrittore. "Le père Rapin" ebbe vita semplice e piana. Le sue uniche avventure furono le controversie teologiche e letterarie, nelle quali l'abituale dolcezza e umanità del suo carattere cedeva a una violenta ed epigrammatica vena di polemista (proverbiali furono la sua acredine contro i giansenisti, la crudezza della polemica contro i padri Maimbourg e Vavasseur, a proposito della "querelle des anciens et des modernes", dove egli parteggiò per gli antichi).
Già si era fatto conoscere con un libro contro i giansenisti; ma ebbe più larga rinomanza come poeta latino, con le Eglogae Sacrae (1659), per le quali fu chiamato "un secondo Teocrito", e più ancora con gli Hortorum Libri IV (1665): poema dei giardini, pieno di graziose favole e di lietissime descrizioni; tradotto in inglese e in francese, restò assai noto per tutto il Settecento, e non sarà senza importanza nella rinnovata passione per la "poesia della natura".
I critici e letterati che seguirono fecero più stima però delle sue opere erudite, con cui partecipò alle celebri discussioni estetiche del suo tempo, in stile brillante e acuto, con sana cultura e perspicace buonsenso, pur tra gl'inevitabili pregiudizî retorici. L'opera sua più nota in tal genere furono le Réflexions sur la Poëtique d'Aristote et sur les ouvrages des poëtes anciens et modernes (1674).
Opere: Oltre alle citate: De nova doctrina dissertatio, seu Evagnelium jansenistarum (Parigi 1656); Observations sur les poëmes d'Horaces et de Virgile (1669), seguite e precedute da altre Comparaisons, tra Omero e Virgilio, Platone e Aristotele, Demostene e Cicerone, Tucidide e Tito Livio, ecc.; Réflexions sur l'usage de l'éloquence de ce temps (1672); L'esprit du christianisme (1672); La perfection du christianisme (1673); La Foi des derniers siècles (1679). I suoi scritti, religiosi e letterarî, furono raccolti e pubblicati più volte in Olanda (Amsterdam 1693, voll. 2; 1709-10, voll. 3; L'Aia 1725, voll. 3). Una sua Histoire du Jansenisme fu pubblicata dall'abate Domenech (1861), e suoi Mémoires da L. Aubineau (1865, voll. 3). Cfr. Ch. Sommervogel, Bibliothèque de la Comp. de Jésus, VI, coll. 1444-1458.
Bibl.: D. Bouhours, Vie du P. Rapin, Parigi 1823.