Scrittrice ungherese (Érseklél, Komárom, 1879 - Budapest 1956); nelle liriche (Jöttem hozzátok "Sono venuto da voi", 1909; Egy perccel alkonyat előtt "Un minuto prima del crepuscolo", 1921; A csukott kert "Il giardino chiuso", 1954) e nei suoi numerosi romanzi (Egy leány élete "Vita di una ragazza", 1904; Az élet királynője "La regina della vita", 1920; A nagy sikoly "Il grande grido", 1923; Báró Hercfeld Clarisse "La baronessa C. H.", 1926; A Timóthy ház "La casa T.", 1939) predomina una tendenza al sensualismo, che con la sua conversione al cattolicesimo si tinge di misticismo.