renzino
s. m. (iron.) Giovane collaboratore di Matteo Renzi.
• Anche le renzine mandate in televisione parlano come tante lettine, spiccicano banalità l’una sopra l’altra, non sembrano avvedersi di quel che è loro successo, del mandato a fare cose nuove senza lasciare cosa niuna intatta, secondo le parole primarie del secondo segretario fiorentino della nostra storia plurisecolare (Giuliano Ferrara, Foglio, 13 dicembre 2013, p. 1, Prima pagina) • Assodato che in Veneto la cavalcata delle «renzine» di nuovo corso s’è azzoppata sul nascere, e che in Toscana e Umbria continua a non esserci gara, il Pd renziano s’è però accorto d’arrancare persino nelle Marche e in Puglia. (Roberto Scafuri) (Giornale, 25 maggio 2015, p. 2, Il Fatto) • Personalizzazione estrema, drammatizzazione a dir poco pericolosa, anche sotto il profilo istituzionale? Sì, il Matteo Renzi in versione apocalittica, e ancor più di lui certe renzine e certi renzini del cosiddetto cerchio magico, i loro errori li hanno fatti, eccome. (Paolo Franchi, Corriere della sera, 24 agosto 2016, p. 25, Analisi & commenti).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Renzi con l’aggiunta del suffisso -ino2.
> renziano.