renzite
s. f. (iron.) Atteggiamento eccessivamente ottimistico, tipico di Matteo Renzi, che può arrivare a distorcere la realtà dei fatti.
• Fari puntati, invece, su due appuntamenti dell’immediata riapertura: la legge elettorale («va fatta subito») e il finanziamento ai partiti («nessun arretramento sul fronte dello stop ai soldi pubblici, e occorre mettere un tetto alle donazioni dei privati per evitare lo strapotere delle lobby economiche»). A conferma che la pattuglia renziana («cercherò di guarire dalla renzite», dice [Dario] Nardella riprendendo una battuta dello stesso Renzi) già si pone in Parlamento come pungolo nei confronti del governo Letta. (Emilia Patta, Sole 24 Ore, 5 settembre 2013, p. 11, Politica e società) • Nel giro di due giorni sono state scoperte tre nuove malattie, finora sconosciute alla medicina ufficiale. […] È confortante sapere che insieme all’infezione è stata scoperta anche la cura. Si sta però diffondendo come un virus il timore che i mille giorni siano in realtà il periodo di incubazione della quarta malattia: la renzite. (Sebastiano Messina, Repubblica, 3 settembre 2014, p. 15) • Dicevamo della «renzite» che ha colpito pure [Pier Giorgio] Padoan. Matteo Renzi, infatti, ieri sera, nel corso dell’ennesima intervista, da par suo ha aggiunto: «Essendo previsioni lo dico l’anno prossimo se sono giuste o meno». (Igor Traboni, Giornale d’Italia, 8 ottobre 2016, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Renzi con l’aggiunta del suffisso -ite.