renzizzare
v. tr. (iron.) Ricondurre nell’alveo della linea politica di Matteo Renzi, applicando le sue strategie.
• «[Enrico] Letta vorrebbe “renzizzare” il governo, sta valutando se mettere dentro due o tre uomini di Matteo, per garantirsi il cammino. Però sa anche che la danza delle poltrone che innesca può diventare una danza macabra per l’esecutivo. Rischia di non controllarla più» (Pippo Civati intervistato da Umberto Rosso, Repubblica, 5 gennaio 2014, p. 2) • Il documento con cui viene superata l’esperienza Letta e deciso il cambio di cavallo è stato approvato al Nazareno con 136 voti favorevoli e 16 contrari. L’intero partito, tranne appunto qualcuno, è stato renzizzato da Matteo con una facilità superiore al previsto. (Mario Ajello, Messaggero, 14 febbraio 2014, p. 2, Primo Piano) • È un segnale che il segretario manda: va bene se qualcuno, con generosità, seguendo la pista-Franceschini, le tenta tutte per recuperare Mdp rinviando il tema della leadership a dopo il voto; ma se il piano è un altro, se l’obiettivo è allungare la legislatura e creare le condizioni per farlo sparire dalla scena politica, allora lui, segretario in carica incoronato dalle primarie, non esiterà a forzare i tempi della legislatura e «renzizzare» definitivamente il Pd, a costo di affrontare il voto insieme a una coalizione «stretta» ([Pier Ferdinando] Casini al centro e [Emma] Bonino sul fronte civico) e la prossima legislatura con un truppone di fedelissimi. (Marco Iasevoli, Avvenire, 8 novembre 2017, p. 7, Primo piano).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Renzi con l’aggiunta del suffisso -izzare.
> derenzizzare, renzianizzare.