CONGO, REPUBBLICA DEL.
– Demografia e geografia economica. Storia.
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato dell’Africa centro-occidentale. La popolazione (4.558.594 ab., secondo una stima UNDESA, United Nations Department ofEconomic and Social Affairs, del 2014) cresce al ritmo annuale del 2,6% e vive per il 65% in aree urbane. La capitale, Brazzaville (1.827.000 ab., stima 2014), accoglie il 40% degli abitanti (15.000 ab./km2), mentre un altro 20% si concentra nella città portuale di Pointe-Noire (939.000 ab.). Con la speranza di vita alla nascita di 58,8 anni (2013), il 43% di poveri, l’alfabetizzazione al 79% e PIL pro capite a parità di poteri d’acquisto (PPA) di 6572 dollari (2014), la R. del C. risulta al 140° posto dell’Indice di sviluppo umano. Cresciuta del 3-4% negli ultimi anni, l’economia, che dipende dal petrolio (60% del PIL), è sostenuta anche da diamanti, oro, prodotti forestali e agricoli da piantagione. È in aumento l’investimento nelle infrastrutture, ma la corruzione resta alta. La Cina è primo export partner e investitore (materie prime e infrastrutture).
Storia di Paola Salvatori. – La scena politica del Paese continuò a essere dominata dal Parti congolais du travail (PCT) e dal presidente Denis Sassou Nguesso, uno dei più longevi leader africani, al potere quasi ininterrottamente dal 1979. Sia le consultazioni politiche del 2007 e del 2012 sia quelle presidenziali del 2009, tutte boicottate dalle opposizioni, ribadirono infatti gli equilibri esistenti: il PCT, assieme agli alleati e ai candidati indipendenti a esso vicini, conquistò sempre la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento, mentre Sassou Nguesso ottenne un nuovo mandato settennale. Gli investimenti pubblici e le riforme promosse dal governo in questi anni permisero un buon andamento economico anche se i problemi strutturali rimasero in gran parte irrisolti: carenza delle infrastrutture, dipendenza quasi esclusiva dell’economia dal-l’estrazione ed esportazione del petrolio, forti squilibri sociali. Tra il 2007 e il 2010 un contributo importante allo sviluppo fu rappresentato anche dalla decisione dei creditori internazionali di ridurre, e in alcuni casi azzerare, il debito estero del Paese. Nel corso del 2014, in vista delle elezioni presidenziali del 2016, Sassou Nguesso iniziò a prospettare la possibilità di modificare la Costituzione per potersi così ricandidare, suscitando forti critiche da parte delle opposizioni. Sul piano internazionale la R. del C. mantenne in questo periodo stretti rapporti commerciali con i Paesi europei, tra cui l’Italia con la quale siglò nel 2014 accordi di cooperazione per l’estrazione del greggio. Più complesse le relazioni regionali, in particolare con la Repubblica Democratica del Congo, soprattutto dopo l’espulsione, nel corso del 2014, da Brazzaville di migliaia di immigrati congolesi ritenuti una minaccia per la sicurezza interna del Paese. Critiche anche le relazioni con la Repubblica Centrafricana, teatro di violenti scontri interni, nonostante l’impegno in prima persona di Sassou Nguesso per la soluzione della crisi e il sostegno offerto alle deboli istituzioni di Bangui.