Vedi Congo, Repubblica del dell'anno: 2012 - 2013 - 2015 - 2016
Il tratto saliente del sistema politico della Repubblica del Congo è il potere quasi assoluto del suo presidente. L’affermazione del regime personalistico di Denis Sassou-Nguesso, già presidente tra il 1979 e il 1992 e tornato al potere con la forza nel 1997, è avvenuta tanto politicamente – grazie alla cooptazione delle forze antagoniste all’interno del governo – quanto militarmente – tramite l’annientamento dei gruppi ribelli, come quello guidato da Frédéric Bintsangou, noto come Pastore Ntoumi. Il maggiore supporto a Sassou-Nguesso deriva, prima ancora che dall’esercito e da parte del settore pubblico, dal proprio ceppo etnico, quello M’Boshi, concentrato nella zona settentrionale del paese. L’unico, parziale limite all’azione presidenziale è rappresentato dalla necessità di avere l’appoggio del proprio partito, il Partito congolese dei lavoratori, e di altri partiti a lui favorevoli, al fine di far approvare le leggi all’interno dell’Assemblea nazionale.
L’economia si regge principalmente sulle esportazioni di petrolio, che costituiscono il 91,5% del totale. Gli altri prodotti maggiormente esportati sono il legname e lo zucchero. La ricchezza di petrolio fa del Congo uno degli stati con il maggior pil pro capite dell’Africa occidentale e si stima che il paese riuscirà a mantenere l’attuale livello di produzione, circa 300.000 barili al giorno, almeno per i prossimi vent’anni. Rimane invece critico lo stato delle infrastrutture, sia in relazione alla rete dei trasporti che alla produzione industriale. In particolare, a fronte di un’elevata capacità estrattiva, il paese ha una scarsa capacità di produzione elettrica, il che lo rende dipendente dalla confinante Repubblica Democratica del Congo (Rdc) per circa due terzi del proprio fabbisogno.
Tanto per ragioni di ordine storico quanto per i profondi legami economici, la Francia rappresenta ancora il principale alleato del Congo. Tuttavia la Cina sta oggi emergendo come un partner sempre più importante e si prevede che gli investimenti cinesi, diretti ai settori delle materie prime, aumenteranno nei prossimi anni. Il Congo sta inoltre cercando di stringere legami più consistenti con varie economie emergenti, asiatiche e sudamericane, al fine di ridurre la dipendenza commerciale da Francia, Stati Uniti e Unione Europea.
Dal punto di vista strategico, la Rdc – data la sua condizione di perdurante instabilità – costituisce una potenziale minaccia per il Congo. Sempre sul piano regionale, l’Angola ha invece rappresentato un partner privilegiato e il principale sostenitore del governo congolese sin dall’intervento armato del 1997. La principale incognita che grava sul paese, tuttavia, deriva dalle possibili conseguenze di uno sgretolamento improvviso del potere personale di Sassou-Nguesso, che potrebbe aprire la strada a un conflitto interetnico tra gli M’Boshi ed i Kongo, gruppo etnico concentrato nel sud del paese.