HAITI, Repubblica di (XVIII, p. 319; App. I, p. 705; II, 1, p. 1175)
Popolazione. - Dal censimento dell'agosto 1950 risultarono 3.097.252 abitanti, che secondo una valutazione sarebbero saliti nel 1959 a 3.500.000 (126 per km2).
Condizioni economiche. - A causa delle malattie si sono ridotte notevolmente le colture del banano e del cotone (da un'esportazione media di circa 400.000 q annui di banane nel periodo 1940-1947 si è scesi, nel 1955, a 100.000 q; per il cotone, dai 30.000 q annui di fibra di quel periodo si è scesi, nel 1956, a 10.000 q), mentre risultano in sviluppo la coltura del caffè (che è la risorsa fondamentale di H. e la cui produzione raggiunse un massimo nel 1953-1954 di 438.000 q per discendere a 288.000 l'anno successivo, a causa dei danni provocati da un uragano nell'ottobre 1954, che fra l'altro devastò Jérémie; nel 1957 essa fu di 420.000 q), la coltura dell'agave sisalana e quella del riso, diffusa specialmente nei piani dell'Artibonite, dove nell'agosto del 1955 fu completata la prima parte di un grande progetto d'irrigazione.
Commercio. - Nel quinquennio 1952-1956 il valore medio annuo delle importazioni (228,9 milioni di gourdes) è stato lievemente superiore a quello delle esportazioni (227,6 milioni), mentre nel periodo 1942-1946 prevalevano nettamente le esportazioni. Il caffè costituisce nelle esportazioni oltre il 70% del valore totale, seguito dal sisal (14%), dallo zucchero (6%), ecc. Gli S. U. A. sono interessati per circa il 50% delle esportazioni di H. e per il 65% delle importazioni.
Finanze. - La Banca Nazionale svolge le funzioni di banca centrale. L'unità monetaria è denominata gourde; peraltro in Haiti ha corso legale anche il dollaro degli Stati Uniti. Nel 1954 è stata dichiarata la parità con l'oro (0,177734 grammi di fino per 1 gourde). Il tasso di 5 gourde per 1 dollaro U.S.A. è rimasto invariato dal 1919. Haiti non pratica alcun controllo valutario.
Storia. - Il presidente Dumarsais Estimé inaugurò (1946) un regime di libertà sino allora sconosciuto nel paese, permettendo la costituzione di partiti politici e di associazioni sindacali. Tuttavia Estimé, accusato di voler farsi rieleggere, fu deposto dall'esercito (10 maggio 1950), rendendo così possibile l'assunzione della presidenza da parte del colonnello Paul Magloire (8 ottobre) che fu il primo, nella storia haitiana, ad essere eletto da un voto popolare. Il nuovo presidente si dimostrò un abile reggitore e seppe risolvere alcuni problemi: pacificazione fra negri e mulatti, concessione del suffragio universale, sviluppo di programmi economici e sociali con l'aiuto delle N. U. e degli Stati Uniti. Anche Magloire adottò sistemi antidemocratici e alla fine del suo mandato cercò di rimanere in carica, usando anche la maniera forte, ma fu costretto a rassegnare le dimissioni il 12 dicembre 1956. Per la sua successione si aprì una lotta senza quartiere e H. conobbe uno dei suoi più turbolenti periodi: fino all'autunno del 1957 la confusione dei poteri regnò sovrana con una serie di giunte militari, di presidenti provvisorî e di sanguinosi colpi di mano e di scioperi. Un certo ordine fu stabilito da una giunta diretta dal generale Antonio Kébreau il quale indisse nuove elezioni che furono vinte dal medico François Duvalier (22 settembre). Il nuovo presidente rafforzò i legami con gli S. U. A. offrendo basi per missili teleguidati (9 maggio 1958) e firmando un accordo per la riorganizzazione delle forze armate con l'aiuto statunitense (12 settembre); diede l'avvio ad un piano per lo sviluppo economico del paese avvalendosi anche di finanziamenti esteri. I rapporti con Cuba s'intorbidirono e il 17 agosto 1959 H. denunziò all'OAS l'invasione del suo territorio da parte di ribelli provenienti dal territorio cubano. Tuttavia l'intolleranza del regime verso qualsiasi forma di critica portò all'espulsione dell'arcivescovo cattolico François Poirier (20 agosto), misura subito revocata in seguito alla generale disapprovazione. Un mese dopo il presidente ottenne i pieni poteri per un periodo di trenta giorni, durante i quali sei senatori, accusati di mene antigovernative, furono sostituiti.
Bibl.: D. Bellegarde, Haïti et son peuple, Parigi 1953; M. S. Bouchereau, Haiti, Francoforte s. M. 1954; S. Rodman, Haiti: The Black Republic, New York 1954; D. R. Wilson, Here is Haiti, New York 1957; I. M. Street, Historical and economic geography of the Southwest Peninsula of Haiti, Barkeley 1960; e inoltre la rivista Revue agricole d'Haiti (dal 1946).