Macedonia, Repubblica di
Stato della Penisola Balcanica con capitale Skopje. Sul finire dell’Ottocento fu contesa da Bulgaria, Serbia e Grecia, che dopo le guerre balcaniche (1912-13) se ne spartirono il territorio. La M. settentrionale, annessa alla Serbia, entrò a far parte dello Stato iugoslavo nel 1918 e nel 1946 divenne una delle sei repubbliche costitutive della nuova Iugoslavia federale. Il riconoscimento, nell’ambito di quest’ultima, di una nazione macedone si accompagnò a un’opera di promozione del macedone come lingua distinta sia dal serbo che dal bulgaro e di valorizzazione dell’identità macedone sul piano culturale, storico e religioso. La crisi della Iugoslavia (1991) portò, dopo un referendum di autodeterminazione, alla proclamazione dell’indipendenza e a una nuova Costituzione. Ma il riconoscimento internazionale della Repubblica di M. è stato a lungo bloccato dall’opposizione della Grecia: Atene era infatti contraria al mantenimento del nome di M. da parte di uno Stato divenuto indipendente, temendo che esso potesse alimentare rivendicazioni territoriali nei confronti della M. greca. Nel 1993 la M. è stata ammessa all’ONU con il nome provvisorio di Repubblica ex iugoslava di M., ma la controversia con la Grecia è rimasta irrisolta. La vita del nuovo Stato è stata resa problematica anche dai contrasti interni fra la maggioranza macedone e la forte minoranza albanese, che ha boicottato il referendum indipendentista del 1991, rivendicando il pieno riconoscimento dei propri diritti nazionali e l’istituzione di una regione autonoma albanese nella M. occidentale, dove è concentrata. Nel 2001 è stato raggiunto un accordo con la minoranza albanese, con una conseguente stabilizzazione della situazione interna. Nel 2004 è candidata all’ingresso nell’Unione Europea. Dal 2006 il governo è guidato dal conservatore N. Gruevski e dal 2009 nuovo presidente è stato eletto G. Ivanov.