repugnare
Con costrutto intransitivo nel senso di " opporsi ", " essere in contrasto con qualcuno o qualcosa ", in Cv II VI 7 questa anima non è altro che un altro pensiero accompagnato di consentimento, che, repugnando a questo, commenda e abbellisce la memoria di quella gloriosa Beatrice; XIII 25 lo cielo di Giove si può comparare a la Geometria per due proprietadi: l'una si è che muove tra due cieli repugnanti a la sua buona temperanza, cioè tra Marte che per il suo affocato color rosso e Saturno che per il suo, bianco gelido rappresentano i due estremi rispetto al temperato calore di Giove. Ancora il participio, ma con valore di sostantivo, al § 26 La Geometria si muove intra due repugnanti a essa, sì come 'l punto e lo cerchio; cfr. inoltre il § 27, e IV VI 17 [l'autorità del filosofo sommo] non repugna a la imperiale autoritade.
Il verbo ricorre ancora in Rime CVI 38 Morte [complemento oggetto] repugna sì, che lei non cura, " la virtù è per sua natura così contraria alla morte, che questa non si cura di lei ", con costrutto transitivo che ha riscontro anche nel Villani (cfr. Cron. X 229 " Della qual cosa molto furono contenti la maggior parte de' cardinali, i quali ripugnavano la detta opinione ") e nel Bartoli (cfr. Contini).