reputazionale
agg. Relativo alla reputazione, alla considerazione nella quale si è tenuti da altri.
• Le sanzioni finanziarie a carico di chi ha un disavanzo eccessivo, automatiche o non automatiche che siano, finiscono sempre per far piovere sul bagnato e questo non è certo il modo migliore di asciugare il disavanzo. Quando risulti accertato che esso è dovuto non ad incontrollabili fattori esterni, ma a responsabilità dirette delle autorità nazionali, l’effetto reputazionale della sospensione del diritto di voto nelle sedi europee può essere ben più utile ed efficace. (Giuliano Amato, Sole 24 Ore, 31 ottobre 2010, p. 1, Prima pagina) • La conseguenza paventata in caso di ulteriore riduzione delle risorse è la difficoltà di mantenere la qualità dei servizi ai cittadini: concretamente si allungherebbero i tempi di risposta e di erogazione delle prestazioni. C’è di più: l’Inps si preoccupa del «rischio reputazionale», ossia del contraccolpo in termini di immagine, che deriverà dalla scelta di stabilire delle priorità tra le varie attività da portare avanti. (L[uca] Ci[foni], Messaggero, 21 marzo 2014, p. 2, Primo Piano) • Nel caso in cui l’intermediario non dia esecuzione alla decisione assunta, è prevista invece a suo carico la sanzione reputazionale della pubblicazione di tale inadempimento. Questo forse è il vero punto debole dell’intera operazione. Anche se il dato reputazionale per le imprese finanziarie è molto importante, con effetti diretti sul mercato: chi comprerebbe titoli da società che non «obbediscono» all’Arbitro? (Bianca Di Giovanni, Unità, 8 gennaio 2017, p. 4, Primo piano).
- Derivato dal s. f. reputazione con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
- Già attestato nella Stampa del 23 gennaio 1978, p. 1, Prima pagina (Carlo Sartori).