RESCHUALC (Resxualc)
Nome di un personaggio femminile su uno specchio bronzeo etrusco di provenienza sconosciuta, già nella Collezione Campana.
La scena mostra una donna seduta su una seggiola, intenta alla propria toletta, mentre la dea Turan (Venere) le pone una corona sul capo. Dietro la figura seduta è una giovinetta, indicata col nome di R., con una benda frontale, un fiore nella mano sinistra, nella destra una corona (?). Probabilmente si tratta di una divinità minore compagna di Venere, oppure di una ancella avente attinenza col mundus muliebris della padrona.
Il nome R. è stato accostato da Deecke a quelli portati da altre figure femminili sugli specchi etruschi (v. recial; recua; rescial) e che deriverebbero tutti - secondo codesto autore - da una forma re-cival = rinascente; ipotesi che forse prende lo spunto dalla scena descritta s. v. rescial, in cui una fanciulla di questo nome partecipa alla cerimonia del rinvigorimento magico di Giasone per opera del filtro di Medea. Anche a voler prescindere dal discusso problema filologico, neppure le testimonianze figurative portano un chiarimento e il ruolo di questo come degli altri personaggi affini rimane oscuro.
Bibl.: E. Gerhard, Etr. Sp., III, Berlino 1863, p. 207, tav. CCXV; A. Fabretti, C.I.I., Torino 1867, p. CCXVII, n. 2497 (sulle iscrizioni); W. Deecke, Etruskische Forschungen und Studien, IV, Stoccarda 1883, p. 60-4; C. Pauli, in Roscher, IV, 1909-15, c. 75, s. v.