RESHT (A. T., 92)
Città della Persia, capoluogo della provincia del Gilān, situata a 37° 17′ N. e 49° 36′ E.; si sviluppa in un territorio piatto e paludoso, sulla sinistra del delta del Sefid Rud, circa 25 km. in linea d'aria a S. della sponda meridionale del Caspio. Il primitivo insediamento, ancora tutto chiuso fra gli alberi e consistente di poche capanne, venne ampliato e rifatto dai Russi sul principio del sec. XVIII, ma Resht s'incominciò veramente a sviluppare dopo l'apertura (1899) della carrozzabile che per Qazvīn adduce a Teherān. Un breve (11,5 km.) tronco ferroviario l'unisce a Pir-i-Bazar sulla laguna del Murdab; di qui un servizio giornaliero di battelli porta a Pehlevī (Enzeli), il principale porto persiano sul Caspio, congiunto da linee regolari coi porti russi (Baku). La popolazione vive soprattutto dell'allevamento del baco da seta, dell'industria dei tappeti, della pesca e del commercio; il territorio vicino è coltivato essenzialmente a riso e tabacco. La città non ha aspetto moderno; le case sono basse, in gran parte di legno, sollevate da terra e coperte di tegole (è questa una delle zone più piovose della Persia) con ampie balconate. Con 89.876 ab. censiti nel 1933, è per popolazione la settima città dell'impero.