Sta per " reità ", " cosa rea e malvagia ". Con tal termine D. indica in Cv I XI 2 le cinque abominevoli cagioni (§ 1) per le quali li malvagi uomini d'Italia lodano il volgare altrui e disprezzano il proprio.
reita
reità (ant. reitade; anche retade e retà) s. f. [der. di reo1], non com. – L’essere reo, colpevolezza: avendo bensì la convinzione morale invincibile della r. del Galantino, ma non avendo le prove legali per condannarlo (Rovani);...