(o retromezzadria) Forma di compartecipazione agraria, attualmente abolita, delle province di Catania, Enna e Trapani, per la quale il lavoratore (retrometatiere o retromezzadro) riceveva un terreno a cereali già lavorato e seminato a cura del concedente (gabellotto) e assumeva l’obbligo di eseguire tutti i successivi lavori sino al trasporto del prodotto nel magazzino del concedente stesso. La remunerazione del retromezzadro poteva essere fissata dai 3/10 a 1/10 del prodotto.