REUTLINGEN (A. T., 53-54-55)
Città del Württemberg, 35 km. a S. di Stoccarda e 14 a oriente di Tubinga, 575 m. s. m., ai piedi dell'Achalm (m. 705), in una fertile zona circondata dal Giura Svevo, sul fiume Echaz, 7 km. a monte della confluenza di esso nel Neckar.
Reutlingen era in origine il nome d'un antico villaggio alemanno, del quale resta qualche traccia presso il cimitero, al di là della stazione ferroviaria. Nelle vicinanze, tra il 1236 e il 1240, ai piedi di un suo castello, Federico II fondò la città, che prese il nome del villaggio preesistente. La pianta del nucleo antico consta di due vie parallele (Wilhelmstrasse e Metzgergasse), sulla sinistra delle quali, un po' in disparte, si trova il Mercato. Caduti i Hohenstaufen, divenne città libera e tale riuscì a mantenersi fino all'epoca napoleonica (1802), lottando con successo contro i duchi di Württemberg. Danneggiata da un incendio nel 1726, ha un aspetto prevalentemente moderno, per quanto alcune costruzioni medievali, due porte delle antiche fortificazioni (Garten Tor e Tubinger Tor, a NE. e a SO. del Mercato), trasformate in viali alberati, e soprattutto la chiesa di Maria, uno dei più nobili monumenti dell'arte gotica primitiva, siano tracce del suo passato benessere. Questo dura tuttora ed è in parte dovuto all'intraprendenza dei suoi abitanti, che, malgrado la non felice posizione commerciale (la strada Tubinga-Ulma è sorta solo più tardi), sono riusciti a farvi prosperare alcune industrie, prima fra tutte quella tessile. Diffuso è anche l'artigianato (conciatori, tintori, piccole fonderie e cartiere). Più di recente, messe in valore le risorse idriche offerte dall'Echaz e schiusi nuovi sbocchi con l'apertura della ferrovia dell'alto Neckar l'industria ha potuto mantenere la sua importanza (fabbriche di macchine e di oggetti metallici). Reutlingen contava, nel 1933, 33.206 abitanti. Nelle ridenti colline dei dintorni viene coltivata la vite. Il sobborgo di Betzinger è assai noto per i costumi de suoi contadini.