REVERENDO
. Appellativo d'onore, oggi in uso soltanto per gli ecclesiastici, ma che risale ai primi secoli cristiani. Se nel latino aureo ed argenteo conservò un senso vago, già nel codice teodosiano (I, 55, 8) ne troviamo consacrato l'uso ufficiale: "reverendissimi episcopi". In italiano, c'è segni d'uso incerto sino al Boccaccio; (Dante, Paradiso, XIX, 102, chiama "reverendi" i Romani); ma poi fu riservato quasi esclusivamente per le persone ecclesiastiche. Il Tasso, nei Dialoghi (2, 345): "a le sacerdotali [dignità] è convenevole quel [titolo] di reverendissimo e di reverendo, ecc.".