RHENOS (῾Ρῆνος, Rhenus)
La divinità del massimo fiume della Germania è spesso ricordata dai poeti greci (ad esempio Nonn., Dionis., xliii, 410) e soprattutto latini (Ovidio, Marziale, ecc.) ai quali dobbiamo pure la notizia che statue del dio R. figuravano nei cortei trionfali degli imperatori romani.
La rappresentazione allegorica mostrante l'imperatore che calca col piede o con gli zoccoli del suo cavallo il dio del fiume giacente, quasi a significare la conquista o la riconquista della regione, compariva sul basamento della statua equestre di Domiziano nel Foro e si ritrova su monete dello stesso imperatore; questi è raffigurato stante, in abito militare, con un'asta e un parazonio in mano, nell'atto di calcare il R., il quale appare nella corrente iconografia ellenistica di personaggio barbuto, giacente, con un braccio su un'urna rovesciata da cui esce l'acqua, mentre stringe nell'altra mano delle canne palustri. Una statua raffigurante il dio R. in questa positura fu trovata presso Colonia; alcune monete con la stessa personificazione del fiume e nell'esergo la leggenda rhenus, risalenti all'età augustea, sono invece reputate opera di un falsario di Colonia, giacché l'iconografia del R. sulle monete si mostrerebbe per la prima volta appunto sotto Domiziano.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1900-15, c. 98-99, s. v. Sulle monete: J. Eckhel, Doctrina numorum veterum, VI, Vienna 1796, p. 380; H. Cohen, Médailles impériales, I, Parigi-Londra 1880, p. 511, n. 503; A. Boutkowski, Dictionnaire numismatique, I, Lipsia 1881, c. 477-478.