FEITH, Rhijnvis
Poeta olandese, nato a Zwolle il 7 febbraio 1753, morto l'8 febbraio 1824. Ammiratore dello Young, del Klopstock, e, soprattutto, del Werther, fu il più tipico rappresentante della sentimentalità del Settecento nella letteratura olandese tanto nei romanzi (Julia, 1784; Ferdinand en Constantia, 1785), quanto nei poemi didattici (Het Graf, 1791: De Ouderdom, 1793) e nei drammi (Thirza, 1784; De Patriotten, 1785; Lady Johanna Grey, 1791; Ines de Castro, 1793) e nelle liriche (Oden en Gedichten, 1796-1816). Anche come teorico dell'arte affermò le stesse tendenze sentimentali e idealizzatrici in una serie di saggi: Verhandling over det Heldendicht, Over det Sentimenteele, Over det bevallige, ecc. (v. Brieven, 1784-93). Buon patriota, fu borgomastro della sua città, vivamente interessandosi della cosa pubblica: il dramma Mucius Cordus (1795) mostra l'eco che la rivoluzione francese ebbe nel suo sensibile animo. Ritiratosi a vita privata, trascorse gli ultimi anni della vita in una magnifica villa, "Boschwijk", che egli stesso s'era fatto costruire, attendendovi a studî di letteratura e di filosofia, particolarmente di filosofia kantiana. La raccolta delle opere uscì in 11 volumi a Rotterdam, nel 1824, a cura di J. Immerzeel: e, con aggiunte, in 13 voll., nel 1825. Una scelta ne ripubblicò W. Kloos nel 1913.
Bibl.: G. ten Bruggencate, R. F., Een bidrage tot de kennis van zijn verken en persoonlijkheid, 1911.