riassicurazione
Operazione, detta anche assicurazione di secondo grado, con la quale un’impresa di assicurazioni si libera di parte del rischio assunto dai propri clienti, trasferendolo a sua volta a un’altra di secondo livello, detta appunto riassicuratore. In tal modo l’assicuratore diretto può assumere rischi che eccedono le sue potenzialità e che rappresenterebbero, se completamente a suo carico, un impegno troppo gravoso. L’obiettivo ultimo di tale sistema è quello di realizzare una ripartizione efficiente fra tali tipologie di imprese presenti nel mondo e assicurati da qualche operatore. Possono agire in questo modo sia imprese che esercitano primariamente attività assicurativa diretta sia imprese specializzate esclusivamente nella riassicurazione.
La ripartizione dei rischi può essere realizzata in vari modi: mediante formazione di pool di imprese che mettono in comune fra loro una parte dei rischi che hanno singolarmente o collettivamente assicurato, convenendo di spartire secondo regole opportune, spesso in base a un principio di proporzionalità, i premi raccolti e la responsabilità dei sinistri; o mediante trattati che regolano le modalità di sistematica e automatica cessione dei rischi direttamente assunti da un’impresa di assicurazioni (in un certo ramo o in una certa area geografica) ad altra impresa di assicurazioni o di riassicurazione. Nel primo caso si procede talvolta con caratteristiche di reciprocità e dunque si può avere una sistematica cessione incrociata fra due imprese di assicurazioni di rischi e dei corrispondenti premi. Infine, si possono registrare cessioni episodiche di parti di singoli rischi.
Per quanto riguarda le modalità tecniche del trasferimento del rischio si distinguono r. proporzionali e r. per eccesso. Nel primo caso, sia i premi incassati al netto delle spese di acquisizione sia il costo dei sinistri vengono suddivisi secondo una stessa proporzione, concordata fra assicuratore diretto e riassicuratore. Nel secondo caso, in cui la ripartizione del danno fra cedente e riassicuratore non è proporzionale, si distingue tra r. per eccesso di sinistro singolo (excess loss) e r. per eccesso di perdita globale (stop loss). ● Nelle r. excess loss, si fissa nel contratto un importo Lh (variabile per ramo assicurativo e per classe di sinistri), detto priorità, che rappresenta il tetto dell’esborso per sinistro della cedente; essa rimane così interamente responsabile per i singoli danni inferiori a tale soglia e limitatamente alla priorità per quelli superiori; il riassicuratore copre per ogni sinistro solo l’eventuale eccesso rispetto al limite stabilito. Indicando con Xh,Yh, Zh rispettivamente gli importi del danno relativo al singolo rischio, della parte di tale danno a carico della cedente e di quella a carico del riassicuratore, si ha Yh=Xh se Xh≤Lh, Yh=Lh altrimenti (Xh>Lh) e Zh=max(Xh −Lh;0). ● Nelle r. stop loss, la priorità L è riferita globalmente a un intero ramo assicurativo (furto, incendio, grandine ecc.) e il riassicuratore copre l’eventuale eccesso di danno globale del ramo rispetto alla priorità L. ● Esistono anche combinazioni di r. proporzionale e r. stop loss, chiamate stop loss modificato, individuate da coppie (L,q) con L>0 e 0<q<1, nelle quali è Y=X se X≤L, Y=L+q(X−L) se X>L; Z=max((1−q) (X−L); 0). La cedente risponde interamente per i danni non superiori alla priorità globale L, copre interamente la priorità e parzialmente (per una quota q) il danno eccedente la priorità per danni superiori a L; il riassicuratore paga la restante quota (1−q) dell’eccesso di sinistri (X−L) rispetto alla priorità. Per es., con L=10 (milioni di euro) e q=1/4, se X=8 si ha Y=8, Z=0; se X=50, Y=20 cioè (10+(1/4)(50−10)), Z=30, cioè (3/4)(50−10). Con L=0 si ritrova la r. proporzionale, con q=0 la r. stop loss.
Il mercato riassicurativo ha caratteristiche oligopolistiche (➔ oligopolio) ed è dominato da poche grandi imprese globali, spesso specializzate in settori specifici particolarmente problematici come quelli ambientale e finanziario. Fra esse le due più importanti hanno sede principale in Europa: Munich Re(insurance) a Monaco di Baviera e Swiss Re(insurance) a Zurigo; solo al terzo posto per volume premi è la più grande compagnia americana, la General Reinsurance, sezione riassicurativa del formidabile conglomerato Berkshire Hathaway, controllato dal celebre finanziere statunitense W. Buffet. Tramite il conglomerato, questi ha acquisito nella seconda metà del primo decennio degli anni 2000 significative quote azionarie sia del gruppo Munich Re sia del gruppo Swiss Re; ciò ha rafforzato ulteriormente il carattere oligopolistico del mercato riassicurativo.