ribaltonesco
agg. Che nasce da un ribaltone, da un ribaltamento radicale degli equilibri politici prodotti da una consultazione elettorale.
• ma se [Silvio] Berlusconi non se ne va? «Sarebbe un irresponsabile. Deve prendere atto che la sua raccattata e ribaltonesca maggioranza parlamentare non rappresenta la maggioranza reale del Paese, l’abbiamo visto di recente alle amministrative e con i referendum» (Pier Luigi Bersani intervistato da Alessandra Longo, Repubblica, 15 luglio 2011, p. 4) • In appena due giorni nell’Assemblea dei grandi elettori del nuovo capo dello Stato si è riusciti a mettere in scena tutto il peggio dei riti e dei passaggi parlamentari della Prima e della Seconda Repubblica: franchi tiratori e congiure ribaltonesche di palazzo. Anche se ormai si spara sulla Croce Rossa e da ri-baltare politicamente c’è ben poco. Il danno alle Istituzioni è, in-vece, assai grave. (Marco Tarquinio, Avvenire, 20 aprile 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. ribaltone con l’aggiunta del suffisso -esco.
- Già attestato nella Repubblica del 14 settembre 1998, p. 14, Politica (Guido Passalacqua).