RIBOT i FONTSERÉ, Antoni
Scrittore catalano, nato a Vich nel 1813, morto a Madrid nel 1871. Si laureò in medicina all'università di Barcellona; ma più che alla sua arte si diede alla letteratura e alla vita politica: estremamente romantico e negatore di ogni tradizione, nell'una (Emancipación literaria didáctica, Barcellona 1837; Mis flores, ivi 1837; Poesias escogidas, Madrid 1846); estremamente progressista, nell'altra, per cui soffrì l'esilio (1837-38). Rientrato in patria, continuò le sue battaglie di giornalista militante, profondendo il suo ingegno vivace, ma indisciplinato e frammentario, in drammi (Cristóbal Colon; El puñal, 1840), in poesie satiriche (El romancero del conde duque, 1842), in traduzioni della Gerusalemme Liberata del Tasso (1841), di opere dell'Hugo (Los trabajadores del mar, 1866), e in libri di propaganda anticattolica (El quemadero de la cruz, Madrid 1869).
Bibl.: F. Gras i Elias, Siluetes d'escriptors catalans del segle XIX, s. 2ª, Barcellona 1909, p. 52 segg.; M. de Montoliu, Manual d'historia critica de la literatura catalana moderna, ivi 1922, p. 92 seg.