LEON, Ricardo
Scrittore spagnolo, nato a Malaga il 15 ottobre 1877. Recatosi a Madrid come impiegato di banca (1910), già affermatosi per le sue qualità di poeta e di prosatore, fu accolto all'Accademia nel 1914.
Il L., che aveva cominciato con una raccolta di liriche (Lira de bronce, 1901), si orientò verso l'arte dispiegata e costruttiva del romanzo, nel quale è riuscito a organizzare alcuni aspetti essenziali della più genuina e profonda tradizione spagnola, sicché la sua arte si risolve in una calda, lirica e robusta rievocazione della sua terra nobile, cattolica e appassionata. Con Casta de hidalgos (1908), dove ritorna la nostalgia per il passato religioso e aristocratico di fronte all'epoca moderna, scettica ed egoista, attraverso il sentimentalismo autobiografico della Comedia sentimental (1909) e il mito amoroso di Alcalá de los Zegríes (1909), il L. tentava il problema mistico con El amor de los amores (1910). Più concreto in Los Centauros (1912), specie di "pícari" moderni, con cui il L. si adegua più decisamente al senso del reale. Ha scritto ancora: La escuela de los sofistas (1910), dialoghi filosofici; Los caballeros de la Cruz (1916), saggio di psicologia popolare; Europa tragica (1918-1920), cronaca della grande guerra; Los trabajadores de la muerte (1927), ecc.