PALMA, Ricardo
Scrittore peruviano, nato a Lima il 7 febbraio 1833, morto a Miraflores il 16 ottobre 1919. Prese parte alla battaglia del Callao (1865), fu segretario di governo, e nel 1885 organizzò un movimento politico contro i gesuiti. Come giornalista collaborò a El diablo e redasse a Valparaiso La Revista de Sud América. Iniziò la sua produzione letteraria con tre drammi (La hermana del verdugo, La muerte, Rodil, 1851), alcune collezioni di poesie d'ispirazione romantica (Armonías, 1865; Pasionarias, 1870; Verbos y gerundios, 1877) e traduzioni da Zorrilla, Victor Hugo, Heine, ecc., che riunì poi in un solo volume, preceduto da un curioso studio su La bohemia Limeña de 1840 a 1860 (1886). Nel 1872 iniziò la prima serie delle Tradiciones peruanas, l'opera che gli ha meritato un posto importante nella letteratura dell'America Latina.
Di esse uscirono altre cinque serie fra il 1874 e il 1887, la 7ª (Ropa vieja) nel 1889, l'8ª (Ropa apolillada) nel 1891, e infine: Mis últimas tradiciones peruanas (1906), Apéndice a mis últimas tradiciones (1910) e Las mejores tradiciones peruanas (1918). In esse, con uno stile vivo e penetrante, in cui spesso si sente il poeta, il P. fa sfilare le varie manifestazioni della vita peruviana dai tempi di Pizarro ai suoi giorni, mescolando talora, come egli stesso afferma, "il vero col falso, il devoto col profano, il comico col tragico". Per il suo stile inimitabile, il P. è il creatore di questa particolare forma narrativa, di contenuto tra storico e folklorista, che fruga nelle memorie del passato, nelle tracce più profondamente indigene della vita e degli spiriti americani. Vi si sente anche l'umorista, ma la sua ironia ha sempre una certa amarezza: amando con schietta aderenza il suo paese non può mai sinceramente ridere delle sue abitudini, delle sue superstizioni. Negli ultimi anni si dedicò a studî filologici; fu direttore dell'Accademia peruviana e membro corrispondente di quella spagnola. Lasciò anche un volume di Recuerdos de España (1899).