Teologo e mistico (n. probabilmente in Scozia - m. Parigi 1173); canonico, poi (1162) priore dell'abbazia di S. Vittore a Parigi, occupa un posto importante nella scolastica per alcune opere in cui diede organica sistemazione a una teoria della mistica che media quella puramente speculativa e quella affettiva (De praeparatione animi ad contemplationem, liber dictus Beniamin minor; De gratia contemplationis, seu Beniamin maior: sono le sue opere maggiori; De gradibus caritatis; De quattuor gradibus violentae caritatis; De eruditione interioris hominis). Ma interessante è altresì la sua produzione più schiettamente teologica, in cui egli applica il metodo anselmino nella ricerca delle rationes necessariae del dogma: in questo senso è molto significativo il De Trinitate. È anche autore di opere esegetiche (In visionem Ezechielis, In Apocalypsim, ecc.).