RICCARDO III re d'Inghilterra
Undecimo figlio di Riccardo duca di York, nacque il 2 ottobre 1452 a Fotheringav e nel giugno 1461 divenne duca di Gloucester. Insieme col fratello Edoardo IV fuggì nel settembre 1470 in Olanda e con lui ne tornò nel marzo 1471, guidando l'avanguardia di Edoardo a Burnet e a Tewkesbury, e probabilmente assassinando Enrico VI e suo figlio Edoardo. Fu generosamente compensato da Edoardo IV, ma venne a dissidio col proprio fratello Giorgio duca di Clarence. Questi, avendo sposato Isabella, figlia maggiore di Riccardo Neville, conte di Warwick, pretendeva di entrare in possesso dell'intera eredità Neville sebbene R. avesse sposato Anna, figlia minore dello stesso Neville. R. rimase fedele a Edoardo durante l'ultima congiura del fratello Clarence (1478) e probabilmente diede il proprio concorso quando il Clarence fu giustiziato. Nel 1482 R. comandò una spedizione in Scozia, s'impadronì di Berwick e minacciò Edimburgo. Egli era salito in fama per la sua lealtà verso Edoardo, per la religiosità, l'abilità di statista e di generale, sebbene fosse anche noto come violento e spietato. Morendo (9 aprile 1483), Edoardo lasciò R. custode dei suoi giovani figli, Edoardo V e Riccardo duca di York. R., aiutato da lord William Hastings, arrestò immediatamente Richard Woodville conte di Rivers e il suo fratello uterino Riccardo Grey, parenti materni del re, rendendosi in tal modo unico tutore di Edoardo V. Le tentazioni a cui lo esponeva una posizione simile erano troppo grandi per R. che decise di diventare re. La regina madre, sapendo di essere, con i proprî congiunti, invisa ai grandi nobili, non oppose nessuna resistenza e si ritirò in convento a Westminster insieme col figlio minore. Il consiglio, non sospettando i riposti fini di R., approvò l'arresto dei Woodville e dichiarò R. protettore. Questi immediatamente segregò Edoardo V nella Torre di Londra, licenziò i funzionarî di Edoardo IV, raccolse un forte esercito e intrigò segretamente con alcuni grandi lord, con Henry Stafford duca di Buckingham e William de la Pole duca di Suffolk, con Henry Percy conte di Northumberland e William Fitzalan conte di Arundel, con lord John Howard, lord Francis Lovel e con altri. Hastings e altri membri del consiglio, sospettando di queste manovre, tentarono di salvare Edoardo V, ma R. li fece arrestare (13 giugno), fece giustiziare Hastings immediatamente e senza processo, e 12 giorni dopo fece giustiziare anche il Rivers e il Grey. Servendosi ora di minacce e ora di promesse, e con l'assicurazione, data da Thomas Bourchier arcivescovo di Canterbury, che il fanciullo non avrebbe corso nessun pericolo, R. terrorizzò la regina madre fino a indurla a consegnare l'altro figlio, il piccolo Riccardo, che fu subito rinchiuso nella Torre. Il 26 giugno 1483, dopo aver dichiarato illegittimi Edoardo IV e i suoi figli e dopo aver fatto escludere dalla discendenza i figli del Clarence a causa del tradimento del loro padre, R. costrinse un parlamento incompleto e convocato irregolarmente a proclamarlo re col nome di Riccardo III. Egli fece allora uccidere i suoi due nipoti nella Torre. La sua usurpazione e le prime esecuzioni capitali avevano suscitato piuttosto allarme che opposizione; ma l'uccisione dei due principi provocò contro Riccardo un odio universale. Il Buckingham si ribellò in favore di Enrico Tudor conte di Richmond, pretendente del partito di Lancaster; ma la sua ribellione fallì, egli fu preso e giustiziato. R., sentendo la precarietà della sua posizione, cercò di conciliarsi il suo primo parlamento (febbraio 1484) con provvedimenti economici e finanziarî, con leggi contro i doni forzati alla corona (benevolences) e contro la corruzione e l'intimidazione nella giustizia locale. Concluse la pace con la Scozia, ottenne il riconoscimento del papa, dell'arciduca Massimiliano e di Ferdinando e Isabella di Spagna, sebbene gli rimanesse ostile la Francia che aveva dato ricetto al Richmond e ad altri esuli. L'unico figlio di R., Edoardo, morì il 9 aprile e R. proclamò proprio erede John de la Pole, figlio della sua sorella maggiore Elisabetta. Le spese per mantenere flotte ed eserciti come difesa contro una possibile invasione del partito di Lancaster dalla Francia costrinsero R., che non osava convocare di nuovo il parlamento, ad attirarsi nuovi odî imponendo prestiti forzosi. Il 16 marzo 1485 gli morì la moglie e il proposito di R. di sposare la nipote Elisabetta, sorella dei due principi da lui uccisi, provocò una nuova ondata d'indignazione. Il Richmond, avendo lentamente ordito una cospirazione con tutti i nobili malcontenti, tanto del partito di Lancaster quanto di quello di York, e aiutato dal danaro francese, sbarcò il 7 agosto 1485 a Milford Haven con circa 2000 uomini. I Gallesi gli offrirono caloroso appoggio e sebbene pochi nobili inglesi si unissero a lui apertamente, perché R. aveva preso nelle rispettive famiglie ostaggi, la maggior parte promise di aiutare Enrico e solo pochissimi si dichiararono in favore di R. Questi si avanzò contro il Richmond, ma nella battaglia che avvenne a Bosworth il 22 agosto 1485, sebbene il re avesse la posizione migliore e un esercito molto più numeroso, le sue truppe combatterono senza entusiasmo e gli Stanley passarono improvvisamente al nemico. R. fu sconfitto e morì combattendo insieme con i pochi amici rimastigli fedeli.
Bibl.: C. Oman, History of England, IV (1377-1486), a cura di Hunt e Poole, Londra 1920; W. Stubbs, Constitutional History of England, III, Oxford 1893; J. Gairdner, Life and Reign of R. III, Cambridge 1898; J. Ramsay, Lancaster and York, Oxford 1892.