MUTI, Riccardo
(App. IV, II, p. 542)
Dopo aver terminato nel 1982 l'impegno di direttore musicale al Teatro Comunale di Firenze, concludendo così un periodo di attività destinato a restare fra le tappe significative della sua carriera e nella storia stessa del Maggio musicale fiorentino, e dopo aver debuttato con Ernani alla Scala, nel 1983 M. lasciò anche l'incarico di direttore principale della New Philharmonia Orchestra di Londra. Nel frattempo la sua fama internazionale aveva raggiunto un'eccezionale risonanza, oltre che per la costante e ammirata presenza al Festival di Salisburgo e nei maggiori teatri musicali europei, per una vasta e organica attività discografica con le Filarmoniche di Vienna e di Berlino, e con la Philadelphia Orchestra, di cui è stato direttore musicale dal 1980 al 1992. Succeduto nel 1986 a C. Abbado come direttore musicale alla Scala di Milano, M. ha qui ulteriormente rafforzato il proprio prestigio internazionale d'interprete affrontando fra l'altro, e con risultati di grande pregio stilistico ed espressivo, il repertorio mozartiano, nel quale aveva avuto modo di emergere con singolare originalità già a Salisburgo: le sue edizioni de La clemenza di Tito (1990), di Don Giovanni (1991) e di Così fan tutte (1992) hanno suscitato profonda impressione e autentico entusiasmo nel pubblico e nella critica. Numerose, inoltre, le edizioni discografiche e in videotape realizzate da M. con gli artisti della Scala, che sotto la sua guida hanno anche effettuato importanti tournées all'estero, soprattutto in Estremo Oriente e in Unione Sovietica.
Fra i riconoscimenti e le onorificenze che M. ha ricevuto negli ultimi anni, ricordiamo l'appartenenza all'Accademia di Santa Cecilia di Roma, alla Philosophycal Society di Filadelfia e alla Royal Academy of Music di Londra; è doctor honoris causa delle università di Warwick e del Mount Holyoke College, Massachusetts, Grand'ufficiale della Repubblica federale tedesca e ambasciatore onorario dell'ONU.