ricchese
s. m. (iron.) Il linguaggio dei ricchi.
• «Caro Flavio... ma sei matto? Vuoi che alla fine un pm si occupi della società e della gestione della barca?». Questa email, ricevuta da un suo legale, non aiuterà Flavio Briatore. Ma avrà fatto correre inconfessabili brividi lungo la schiena di molta gente. Non c’è bisogno di possedere uno yacht da sessanta metri ‒ in ricchese: barca ‒ per preoccuparsi. Basta molto meno. Un litigio, un commento impulsivo, una furbizia, un’offerta che non si sarebbe dovuta fare. Dopo anni può tornare indietro a ricordarci d’essere stati imprudenti. (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 7 giugno 2010, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. ricco con l’aggiunta del suffisso -ese.