riccore
E provenzalismo ricalcato sul provenzale ricor, " ricchezza ", " potenza ", attestato fra gli altri in Guittone d'Arezzo (Contini, Poeti II 215, 234; Segre-Marti, Prosa 89) e in Chiaro Davanzati Per sodisfar 14. Nel D. canonico occorre solo in Rime XLVII 2 Savere e cortesia, ingegno ed arte, / nobilitate, bellezza e riccore... / con lo piacer di lor vincono Amore.
La preziosità del vocabolo si spiega con il fatto che il sonetto, composto in risposta alla proposta di Dante da Maiano (Amor mi fa si fedelmente amare), è tutto intessuto di artifici ispirati alla filosofia scolastica e alla tecnica retorica (cfr. Contini, Rime 17).
Ricorre pure in due esempi del Fiore, anche qui sempre in rima (LXXXV 14, CIX 10); l'eletta scelta del vocabolo è resa più evidente dal ricorso alla figura etimologica con ricchi e ricchezza (LXXXVI 5 e 12) o con ricchezza (CIX 7 e 9).