Tutto ciò cui oggi attribuiamo il nome di città non è altro che l’essenza di ciò che ci rende uomini, nel senso aristotelico di animali “politici”. Sebbene vi siano molteplici interpretazioni della realtà [...] iniziale di onorare il culto degli antenati andava di pari passo alla necessità di proteggere la casa e legittimare l’appartenenza di un gruppo a un determinato luogo, allora dev’essere vero che, al crescere della città dei vivi – politicamente ...
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Non c’è niente di più umano della scelta, un concetto trasversale che di taglio attraversa tutti i livelli di realtà della nostra esistenza assumendo connotazioni via via diverse.Compare già multiforme [...] un lavoro, non importa quanto faticoso e totalizzante, che garantisca di che vivere e un po’ di più. La generazione dei Millennial è la prima a mettere in crisi questo ideale: le crisi finanziarie, il ricambio sempre più veloce di un mercato libero ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] già al tempo della monarchia Dioniso era “il dio della famiglia reale e della città, un dio comune, adatto a simboleggiare tutta la cittadinanza” (p. 26). Ulteriore conferma che Dioniso ad Atene non fu un dio esclusivamente popolare, ma anzi un “dio ...
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Nelle storie di Roberto Mercadini i vincitori chiedono pietà ai vinti, le casualità si inanellano in rigorosissimo ordine, i malviventi vengono rovinati dalla loro onestà e i più grandi pittori si lamentano [...] Leonardo da Vinci, del quale il tuo L’ingegno e le tenebre (Rizzoli, 2022) mostra la vasta gamma di interessi – tanto vasta che a stento riusciva a portarne a compimento uno. Lo stesso Leonardo riteneva che questo fosse un pericolo di chi si occupa ...
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Erano le due e mezza di martedì pomeriggio quando il sindaco Ferdinando Del Buono si sedette a capo del tavolo della Giunta. Intorno a lui avevano già preso posto il vicesindaco, l’assessore alle finanze, [...] scritto male per dispetto: era un bambino di otto anni e in quella scuola non gli era stata insegnata la calligrafia a suon di bacchettate, come da prassi. Gli era però bastata quell’assemblea per comprendere quanto fosse importante scrivere in ...
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La guerra è un fenomeno poliedrico che ha da sempre condizionato i rapporti territoriali, economici e sociali delle comunità umane.La storia è costellata da rappresentazioni del conflitto bellico, inizialmente [...] quale si è sempre posta come fondamento del combattimento, del processo di abbattimento delle forze avversarie. La guerra tendeva a perdere il suo pathos ed il suo impulso animalesco. Si veniva guidati più dalla difesa di interessi interni al proprio ...
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L’A Diogneto è il discorso protrettico con il quale un teologo di tradizione paolina, vissuto nel II secolo d.C., servendosi di elementi apologetici e dottrinali, tenta di persuadere un pagano a convertirsi [...] , che non trova riscontro nelle sezioni dedicate ai greci. Da una parte i pagani non riescono, con la loro strumentazione filosofico-religiosa, a giungere a una conoscenza del divino, perché il loro mondo è confinato all’umano, e dunque incapace di ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] tutti gli altri…e io non capivo: lo chiamavo matto. Come giustamente individuava anche Foucault nell’opera già evocata, la follia ha a che vedere con l’Estraneità, con un mondo che sicuramente non appartiene al Reale, laddove per “Reale” si intende ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] non si tratta di abbellire la città, ma di coglierne la bellezza misteriosa che affiora a ogni passo e di trovare le parole e la forma poetica più adatte a esprimerla. La città diventa così il luogo in cui la sua concezione della bellezza si ...
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Scrivere il primo libro non è di certo impresa semplice; il rischio di incespicare nelle parole è sempre presente e anche quando esse ormai danno l’illusione di essere finalmente ferme, adagiate su fogli [...] non è in grado di eliminare. Se dunque Cosimo per alcuni tratti ricorda il protagonista di una fiaba, adesso però è la fiaba stessa a non funzionare più. Se l’eroe all’uscita del bosco ritrovava amore e ricchezza, il baroncino d’Ombrosa non scende ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...
CLUVIAE (Cluviae)
A. La Regina
Località del Sannio, ricordata da Livio (ix, 31, 2-3) nella narrazione di avvenimenti dell'anno 311 a. C., da Tacito (Hist., iv, 5) quale luogo di origine di C. Helvidius C. f. Arn. Priscus (Prosop. Imp. Rom.,...
Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE
A. La Regina
Località del Molise a S di Agnone. Presso il paese moderno esistono cospicui resti di un centro sannitico, identificato dal Mominsen con la città di Bovianum Vetus (v.),...