Botanico e microbiologo russo (Gdov, Pskov, 1864 - Rostov sul Don 1920), dal 1903 prof. all'univ. di Varsavia. Diede importanti contributi allo studio dei fermenti; con numerose esperienze dimostrò che [...] la malattia del tabacco detta mosaico è dovuta a un virus; perciò I. è da considerarsi quale fondatore della virologia, campo nel quale pubblicò numerosi lavori. ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, comprendente numerose specie delle regioni temperate e tropicali, tra cui il faggio, il castagno, la quercia ecc.: sono alberi e arbusti con foglie stipolate (con piccole [...] foglioline alla base), fiori maschili e femminili separati e caratteristico frutto a noce, circondato alla base o nascosto durante la maturazione da un involucro detto cupola. ...
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(o pitosforo) Nome comune di Pittosporum tobira (v. fig.), della famiglia Grossulariacee, originario della Cina e del Giappone. È un arbusto a chioma compatta, sempreverde, con fiori pentameri, bianchi, [...] odorosi, e ovario tricarpellare. È diffusamente coltivato in Italia per le abbondanti fioriture, il bel fogliame e la resistenza alla potatura e ai venti marini. ...
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Botanico danese (Copenaghen 1857 - ivi 1927); prof. di fisiologia vegetale a Copenaghen, si dedicò allo studio della variabilità, dimostrando che i caratteri acquisiti per azione di influenze esterne non [...] si ereditano e che perciò la selezione non può agire su di essi. Queste ricerche fondamentali lo pongono tra i maggiori esponenti della genetica formale. ...
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papàvero Erba annua o perenne, a fiori gialli, rossi, bianchi, viola. Alcune specie esotiche sono coltivate per la bellezza dei fiori; frequenti in Italia nei seminati e negli incolti Papaver rhoeas, o [...] rosolaccio, e Papaver hybridum. Dalle capsule di Papaver somniferum, mediterraneo e asiatico, si ricava un latice che, essiccato, diventa oppio ...
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Botanico (Breslavia 1828 - ivi 1898); fondò (1866) e diresse a Breslavia un istituto di fisiologia vegetale. Si dedicò, quasi esclusivamente, allo studio microscopico delle alghe inferiori e dei funghi. [...] Stabilì la natura vegetale dei batterî (1853). Notevole lo studio sull'origine vegetale del travertino di Tivoli. Socio straniero dei Lincei (1893). ...
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Genere delle Mirtacee con la sola specie F. sellowiana, arbusto sempreverde, del Brasile e Uruguay, con fiori a corolla bianco-rosea, petali carnosi e frutti (bacche) ovoidali, lunghi circa 5 cm, verdi [...] pruinosi con polpa bianca, profumata, di sapore squisito. È coltivata nei paesi temperato-caldi, pochissimo in Italia ...
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Arbusto sempreverde (Camellia iaponica; v. fig.) della famiglia Teacee, a foglie ovali, coriacee e fiori grandi, inodori, a 5-6 petali. Originaria del Giappone, è molto diffusa come pianta ornamentale; [...] con la coltivazione si sono ottenute centinaia di forme, a fiori doppi, di colore dal bianco al rosso. ...
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Botanico (Amthof, Stiria, 1800 - Graz 1870); esercitò dapprima la medicina; nel 1835 fu nominato prof. di botanica a Graz, poi passò alla cattedra di anatomia e fisiologia vegetale dell'univ. di Vienna; [...] trattò con geniale intuizione argomenti di morfologia, paleontologia e citologia ...
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Botanico (Basilea 1541 - Montbéliard 1613), fratello di Caspar; uno dei più colti botanici del suo tempo, viaggiò in Italia a scopo di studio. Delle sue opere la più importante è la Historia universalis [...] plantarum (post., 3 voll., 1650-51) ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...